Il 25 maggio 1940 fu aperto il primo dei campi satellite di Mauthausen, quello di Gusen I. Nel ’42 seguirono altri 4 sottocampi. Il numero dei campi satellite aumentò decisamente a partire dal 1943, di pari passo con la decisione di utilizzare i deportati come schiavi nelle fabbriche di armamenti.
Il campo principale mantenne la funzione di registrare e smistare i nuovi venuti nei sottocampi, alcuni dei quali crebbero fino a contare più prigionieri dello stesso Lager di Mauthausen.
Nel novembre del ’44, per esempio, furono censiti 74.000 deportati nel complesso di Mauthausen: 13.000 nel campo principale e ben 60.000 in 22 campi satellite.
Questi i nomi dei sottocampi principali:
- Amstetten
- Bachmanning
- Bretstein
- Dippoldsau
- Ebensee
- Eisenerz
- Enns
- Grein
- Grossraming
- Gunskirchen
- Gusen
- Hinterbruehl
- Hirtenberg
- Klagenfurt
- Leibnitz-Graz
- Lenzing
- Lind
- Linz
- Loiblplass Nord e Sud
- Melk
- Mittersill
- Passau
- Peggau
- Redl-Zipf
- Saurer-Werke (Wien)
- Schiffslager Mauthausen
- Schoenbrunn (Wien)
- Steyr-Muenicholz
- St. Aegyd am Neuwalde
- St. Lambrecht
- St. Valentin
- Schwechat
- Ternberg
- Voecklabruck
- Wels
- Wien-Floridsdorf
- Wiener Neudorf
- Wiener Neustadt
- Zeltlager Mauthausen
Aperto il 19 marzo 1945
Chiuso il 18 aprile 1945Circa 3.000 uomini e 500 donne furono impiegati qui per rimuovere le macerie e consentire la ripresa del traffico ferroviario alla stazione bombardata dagli Alleati.
Aperto il 20 settembre 1942
Chiuso poche settimane dopoUna ventina di deportati vennero assegnati a questo piccolo campo di lavoro per conto della Deutsche Ausruestungswerke GesmbH.
Aperto nell’estate del 1941
Chiuso il 30 settembre 1943Circa 80 prigionieri furono deportati qui per lavorare in una fattoria di proprietà delle SS e per la costruzione di una strada.
Aperto il 17 settembre 1943
Chiuso il 25 agosto 1944I prigionieri (circa 130 al massimo) furono impiegati per la costruzione di alcuni edifici di una centrale elettrica.
Apertura: 18 novembre 1943
Ubicazione: Austria, a circa 70km da SalisburgoApertura: 18 novembre 1943
Ubicazione: Austria, a circa 70 km da Salisburgo
Il KZ di Ebensee è uno dei maggiori campi satellite di Mauthausen. Il progetto Zement (cemento), nome in codice del lager di Ebensee, ha lo scopo, utilizzando il lavoro forzato di migliaia di prigionieri, di costruire enormi gallerie sotterranee scavate nella montagna per rendere possibile il trasferimento di una parte del centro di ricerca e collaudo missilistico di Peenemünde in un ambiente ritenuto sicuro da incursioni aeree.
A causa del prolungarsi della guerra, le gallerie ultimate sono però utilizzate per collocarvi una raffineria di petrolio e una fabbrica per la produzione di componenti per carri armati della Steyr – Daimier – Puch Spa.
La forza lavoro dei prigionieri per la costruzione del reticolo di gallerie, la cui lunghezza complessiva è di 7,5 km, viene sfruttata selvaggiamente. La direzione dei lavori è di competenza delle SS ma quasi tutti gli scavi vengono eseguiti da imprese e ditte di costruzione che sfruttano i prigionieri del lager.
Il durissimo lavoro, la pessima alimentazione e le terribili condizioni igienico-sanitarie sono la causa del totale indebolimento, della fame, delle malattie e della morte di migliaia di deportati. Nei primi mesi di esistenza dei lager tutti i morti vengono trasportati, per l’incenerimento, nel campo principale di Mauthausen. Con il numero sempre crescente di decessi, si rende necessaria la costruzione di un crematorio anche a Ebensee.
Nel marzo e nell’aprile del 1945 gli internati nel lager sono almeno il triplo rispetto a quelli che il campo può contenere, a causa dei trasporti di evacuazione da altri campi di concentramento. A Ebensee vengono internate più di 27 mila persone di nazionalità diverse.
Il campo di concentramento di Ebensee viene liberato il 6 maggio 1945 dall’esercito americano, comandato dal capitano Timothy Brennan. Il censimento dei deportati inizia immediatamente dopo la liberazione, nella baracca “italiana” del campo. Si stima che i deportati.italiani ad Ebensee siano 1131, dei quali 717 perdono la vita. La maggior parte di questi internati sono prigionieri politici e vale la pena ricordare il numero notevole di deportati toscani finiti in questo lager: 241 di cui 197 non fanno ritorno; per questo motivo Ebensee è anche ricordato come la “tomba dei toscani”.
Oggi la cittadina di Ebensee è gemellata con l’italiana Prato, nel segno di un’amicizia fondata sulla memoria del passato, capace di unire gli eredi delle vittime con quelli degli aguzzini, perché la consapevolezza di ciò che è stato ispiri un presente di fratellanza.
Scarica la scheda su Ebensee della Sezione ANED di Roma
Scheda sui deportati.italiani ad Ebensee, dati forniti dal Museo della Deportazione e Resistenza di Prato.
Aperto il 15 giugno 1943
Chiuso il 14 marzo 1945In questo piccolo centro della Stiria circa 400 prigionieri lavorarono in dure condizioni in una miniera.
Aperto il 10 aprile 1945
Chiuso il 19 aprile 1945Un campo che funzionò solo pochi giorni, ma che riuscì a mietere molte vittime tra i 2.000 deportati che vi furono trasferiti per costruire un’ultima disperata linea fortificata di difesa e rifugi antiaerei, di fronte all’inarrestabile avanzata degli eserciti alleati.
Aperto il 2 febbraio 1943
Chiuso il 19 febbraio 1945Circa 120 deportati lavorarono qui alla costruzione di abitazioni, negozi e fabbricati a uso industriale.
Aperto il 14 gennaio 1943
Chiuso il 19 febbraio 1945Con Bachmanning e Dippoldsau costituì un “Kommando” esterno. I deportati qui furono al massimo 1.013. Essi furono impiegati nella costruzione di una centrale elettrica.
Aperto il 12 marzo 1945
Liberato il 5 maggio 1945Un luogo tremendo, nel quale vennero raccolti e smistati migliaia di ebrei ungheresi dopo le terribili marce di evacuazione dagli altri campi. Quando il Lager fu liberato dalle truppe americane, c’erano ancora tra 12.000 e 15.000 deportati, in grande maggioranza in condizioni fisiche disperate.
Aperto il 25 maggio 1940
Liberato il 5 maggio 1945Il primo e più vicino tra i sottocampi di Mauthausen, cimitero e luogo di tortura per migliaia di italiani.
Maggiori informazioni sui sottocampi di Gusen nella scheda redatta da Lucio Monaco.
Nella foto di Carlo Allieri, ex deportato: l’ingresso del Lager di Gusen, come appariva ancora nella primavera del 1963.
Aperto nel settembre del 1944
Chiuso il 1° aprile 1945I prigionieri di questo campo, indicato con il nome in codice “Julius”, lavorarono per la Heinkel alla produzione di aerei e di componenti per i missili V2. La produzione si svolgeva in condizioni disumane nelle gallerie sotterranee della zona, ricavate dal prosciugamento di un immenso lago sotterraneo. In questo campo furono deportati circa 2.000 deportati, quasi tutti politici; di essi molti gli italiani.
Fondato il 28 settembre 1944
Evacuato agli inizi di aprile del 1945Un Lager femminile nel quale furono deportate 459 donne destinate al lavoro nella fabbrica di munizioni Gustloff-Werke.
Aperto il 19 novembre 1943
Chiuso nell’aprile del 1945Circa 130 prigionieri furono deportati in questa località della Carinzia per partecipare alla costruzione di un centro di addestramento delle SS.
Aperto il 9 febbraio 1044
Chiuso il 2 aprile 1945I prigionieri lavorarono all’allargamento di una cava, alla costruzione di alcuni tunnel e in una fabbrica di armamenti. Vi furono impiegati 655 deportati.
Aperto il 3 novembre 1944
Liberato ai primi di maggio 1945Un Lager femminile. Le deportate, 577, lavorarono alle dipendenze della Lenzinger Zellwolle AG.
Aperto il 22 giugno 1942 come satellite di Dachau
Passato alle dipendenze di Mauthausen il 19 novembre 1942
Chiuso il 15 aprile 1945Una ventina di deportati furono costretti a lavorare qui in una azienda agricola delle SS.
Aperto il 20 febbraio 1943
Chiuso il 3 agosto 1944I deportati furono impiegati all’allestimento del Lager, alla costruzione di una strada e alla produzione della Reichwerke Hermann Goering. I deportati furono 790.
Linz II
Aperto il 27 febbraio 1944
Chiuso tra marzo e aprile del 1945I 285 deportati in questo Lager forono impiegati nella costruzione di rifugi antiaerei.
Linz III
Aperto il 22 maggio 1944
Chiuso il 5 maggio 1945Il maggiore dei 3 campi satellite di Linz. Vi furono rinchiusi 5.615 deportati impiegati in una fonderia, nella costruzione di centrali energetiche, in lavori di sbancamento e nella fabbricazione di carri armati.
Aperto il 2 giugno 1943
Chiuso tra aprile e maggio del 1945Due Lager, uno in Carinzia e l’altro in Slovenia, nei quali circa 1.300 deportati furono costretti a lavorare alla costruzione di una lunghissima galleria stradale che ancora oggi è utilizzata, al confine tra Slovenia e Carinzia. La perforazione del tunnel fu completata il 4 dicembre 1943.
Aperto il 21 aprile 1944
Evacuato tra l’11 e il 15 aprile del 1945Uno dei principali sottocampi di Mauthausen, luogo di tortura e di martirio di migliaia di deportati, tra i quali moltissimi italiani. I deportati lavorarono prima allo scavo di immense gallerie sotterranee, e quindi alla produzione bellica che vi fu impiantata per conto della Steyr-Daimler-Puch AG la maggiore industria di armamenti del paese. La costruzione delle gallerie fu avviata nella primavera del ’44.Il 21 aprile si aprì il Lager con i primi 500 deportati provenienti da Mauthausen. Ogni mattina i deportati venivano caricati su carri bestiame per raggiungere il cantiere delle gallerie, a 4 chilometri e mezzo di sistanza.
La produzione bellica fu avviata nel dicembre ’44. Il 15 marzo gli stabilimenti sotterranei potevano disporre di un’area libera di ben 7.880 metri quadrati, mentre il lavoro di scavo proseguiva su un’altra vastissima area.
Circa 15.000 deportati furono costretti a lavorare a Melk, e almeno 5.000 morirono per le inumane condizioni di lavoro, l’assenza di ogni benché minima norma di sicurezza, la denutrizione, i maltrattamenti e gli assassinii deliberati.
Un piccolo Kommando di lavoro femminile nella zona di Salisburgo: 15 deportate furono impiegate in lavori di pulizia nelle fabbriche della zona.
Aperto il 19 ottobre 1942 come satellite di Dachau
Passato alle dipendenze di Mauthausen
Chiuso il 2 maggio 1945In questa località furono aperti due piccoli Lager, Passau I e Passau II. I prigionieri del primo campo, 83, lavorarono alla costruzione di una diga di una centrale elettrica; quelli del secondo in una fabbrica di armamenti tra il 9 marzo e il 7 novembre 1944.
Aperto il 17 agosto 1944
Chiuso il 2 aprile 1945Gli 888 deportati di questo Lager lavorarono prima alla costruzione di gallerie sotterranee e poi alla produzione di componenti per aeroplani.
Aperto l’11 ottobre 1943
Evacuato il 3 maggio 1945Nel Lager, anche conosciuto come “Schlier”, circa 1.500 deportati lavorarono prima alla costruzione di uno stabilimento e quindi alla produzione di ossigeno per missili. Il 3 aprile 1945 fu trasferito qui il Kommando di lavoro “Bernhard” di Sachsenhausen che produceva monete, composto da 141 prigionieri. Il 3 maggio 1945, sotto l’incalzare degli eserciti alleati, il Lager fu evacuato e i deportati trasferiti con una drammatica “marcia della morte” a Ebensee.
Aperto il 20 agosto 1944
Chiuso il 2 aprile 1945In questo Lager nella zona di Vienna 1.500 deportati furono costretti a lavorare alla produzione di motori per carri armati.
Aperto il 28 aprile 1945
Liberato il 5 maggio 1945Un Lager nel quale, sul finire del conflitto, vennero rinchiusi in condizioni indicibili 736 prigionieri di guerra sovietici.
Aperto il 28 settembre 1944
Chiuso nell’aprile 1945Cinque scienziati prigionieri dei nazisti lavorarono qui all’Istituto di ricerche sull’automobile, di proprietà delle SS. Dall’Istituto uscirono invenzioni e innovazioni essenziali allo sforzo bellico tedesco, nel campo della tecnologia dei motori.
Aperto il 14 marzo 1942
Evacuato alla fine di aprile del 1945
Chiuso il 5 maggio 1945I 1.971 prigionieri di questo Lager lavorarono alla produzione di cuscinetti a sfere per motori aeronautici per conto della Steyr Daimler-Puch AG.
Aperto il 2 novembre 1944
Chiuso il 1° aprile 1945Un altro Kommando al quale furono assegnati 300 deportati, al servizio dell’Istituto di ricerche sull’automobile di proprietà delle SS.
Aperto il 2 novembre 1944
Chiuso il 1° aprile 1945Piccolo Lager della Stiria al quale furono assegnati 80 deportati per lavori nelle foreste e nelle tenute di una fattoria delle SS. Nella stessa zona c’era un campo femminile, con 23 deportate.
Aperto il 21 agosto 1944
Chiuso il 23 aprile 1945I 1.480 prigionieri lavorarono per la Steyr Daimler-Puch AG alla produzione di componenti per carri armati.
Aperto il 30 agosto 1943
“Santa I” fu chiuso il 13 luglio 1944
“Santa II” il 1° aprile 1945Due distinti Lager furono aperti in questa località della Bassa Austria, e per un certo periodo funzionarono contemporaneamente. I deportati, in totale 2.568, lavorarono alla produzione e al montaggio di componenti per aerei per conto della Heinkel.
Aperto l’8 febbraio 1943
Chiuso il 18 settembre 1944Un Lager con 406 prigionieri, impegnati nella costruzione di alcune strade e di una centrale elettrica.
Aperto il 6 giugno 1941
Chiuso il 14 maggio 1942Circa 300 deportati furono impiegati qui nella costruzione di una strada. Quando il lavoro fu completato e il campo chiuso, i superstiti vennero trasferiti a Ternberg.
Aperto il 27 dicembre 1944
Chiuso nell’aprile 1945All’inizio i prigionieri lavorarono alla costruzione di un magazzino; in seguito furono impiegati nella riparazione di componenti di auto e di aerei. Furono deportate a Wels 1.900 persone.
Aperto il 14 giugno 1944
Evacuato il 1° aprile 1945I prigionieri furono impiegati nel trasferimento di un impianto di costruzione di componenti per aerei nelle cantine sotterranee della birreria Jedlesee.
Aperto il 2 agosto 1943
Evacuato il 2 aprile 1945I 2.954 deportati in questo campo furono impiegati nella produzione di motori aeronautici per conto della Flugmotorenwerke Ostmark.
Aperto il 20 giugno 1943
Chiuso il 17 novembre 1943
Riaperto il 5 luglio 1944
Evacuato il 1° aprile 1945La Rax-Werke, fabrica di motori, fu convertita nel 1943 nella produzione dei missili V2, che fu avviata a luglio.500 uomini furono trasferiti qui dal campo principale a giugno, e altri 772 a ottobre. A novembre, dopo i bombardamenti alleati, l’impianto fu chiuso e i prigionieri deportati in altri Lager dove si proseguiva la produzione sotterranea dei missili di Von Braun: Redl-Zipfe e Dora Mittelbau. Anche a Neustadt si decise infine di trasferire la produzione bellica sotto terra per sottrarla ai micidiali bombardamenti alleati. Nel luglio 1944 il Lager fu riaperto per ospitare i deportati che furono costretti a lavorare in condizioni indicibili alle gallerie sotterranee. Le vittime di questo Lager furono centinaia e centinaia.
Aperto nell’autunno del 1944
Liberato il 5 maggio 1945Un campo di tende, nei pressi del campo principale di Mauthausen. Qui furono raccolti i deportati evacuati con le terribili “marce della morte” dagli altri Lager (Auschwitz, Flossenbuerg, Sachsenhausen, Buchenwald, Gross Rosen). Il campo arrivò a contenere 10.000 prigionieri, in condizioni spaventose.