Costituzione: 21 maggio 1941
Ubicazione: Francia, a circa 50 km da Strasburgo
Dopo l’annessione dell’Alsazia e Lorena da parte del Terzo Reich, 300 deportati provenienti da Sachsenhausen vengono impiegati nella costruzione, a circa 800 metri d’altitudine, del campo di concentramento di Natzweiler-Struthof al quale i nazisti decidono di dedicare cure particolari, per renderlo degno del paesaggio nel quale veniva inserito.
Previsto originariamente per 1.500 persone, nel 1944 ospita più di 8.000 deportati, che sono in gran parte prigionieri politici francesi, olandesi, polacchi, russi, norvegesi e circa 2 mila italiani.
I deportati eseguono soprattutto lavori stradali, ma diversi Kommandos si recano al lavoro in officine e nei cantieri installati nelle vicinanze. Dal campo principale dipendevano 75 sottocampi, in parte annessi agli stabilimenti della Krupp, della Adler, della Daimler Benz e della Heinkel.
All’interno del campo di Natzweiler-Struthof vengono collezionati scheletri appartenenti a ebrei, con il tentativo da parte dei nazisti di creare un’esibizione antropologica per mostrare la presunta inferiorità razziale della “razza ebraica” e per enfatizzare lo status di ebrei come “sub-umani”. Le persone che dovevano servire come migliori esempi della “razza ebraica” sono selezionate tra i deportati del campo di Auschwitz, quindi portate a Natzweiler. Una volta qui, sono assassinati con il gas e i loro corpi portati all’Istituto di Anatomia presso l’Università del Reich di Strasburgo, dove viene eseguito uno studio iniziale sui cadaveri.
Questo progetto viene commissionato da Heinrich Himmler e postosotto la direzione di August Hirt. Josef Kramer, comandante in carica del lager di Natzweiler-Struthof (e successivamente di Auschwitz-Birkenau e Bergen-Belsen) sovrintende personalmente alla gassazione delle vittime. L’avanzare della guerra interrompe però questo progetto.
Il campo è dotato di una camera a gas, sistemata in un edificio simile a una cascina, dove sono state sperimentate e collaudate diverse combinazioni di gas tossici e letali.
Un movimento di resistenza clandestino denominato «Alliance» viene scoperto poco prima dell’evacuazione del campo.
Georgia Mariatti
Per saperne di più consultare il sito del Memoriale di Natzweiler-Struthof