Il Memoriale delle deportazioni è stato realizzato a Firenze con lo scopo di restituire al pubblico il “Memoriale in
onore degli italiani assassinati nei campi nazisti”, opera d’arte contemporanea inaugurata ad Auschwitz nel 1980.
L’opera, nata per raccontare la deportazione italiana all’interno del museo dell’ex campo di Auschwitz, fu
commissionata da Aned e realizzata da un gruppo di artisti che raccoglieva alcune delle maggiori personalità della
cultura italiana: lo studio di architetti BBPR, lo scrittore Primo Levi, il pittore Mario Pupino Samonà e il musicista Luigi
Nono, che furono coordinati dal regista Nelo Risi.
Nel 2011 la direzione del Museo di Auschwitz impone il trasferimento dell’opera e nel 2014 Aned trova a Firenze il
luogo adatto per ospitarlo, grazie alla disponibilità del Comune di Firenze e della Regione Toscana. Il progetto di
ricollocazione è dell’architetto Alberico Belgiojoso.
Nel 2015 Mibact, Regione Toscana, Comune di Firenze, Aned hanno sottoscritto un protocollo per tutelare e
valorizzare il Memoriale nella pluralità dei suoi significati storici, artistici e di memoria civile e per restituirlo alla
fruizione pubblica. L’opera è stata oggetto di un accurato restauro.
La nuova casa del Memoriale italiano di Auschwitz, inaugurata a Firenze l’8 maggio 2019, è ora arricchita da un
percorso museale sulla storia del Novecento che non ha uguali in Italia, curato dalla Fondazione Museo della
Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana.
Per informazioni: www.memorialedelledeportazioni.it – info@memorialedelledeportazioni.it
Visite: gratuite con prenotazione obbligatoria. Prenotazione visite guidate: 0574/461655
Orario di apertura: Venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle 10 alle 13. (la domenica metropolitana anche dalle 15
alle 18).

 

Il Memoriale delle deportazioni è stato realizzato a Firenze con lo scopo di restituire al pubblico il “Memoriale in
onore degli italiani assassinati nei campi nazisti”, opera d’arte contemporanea inaugurata ad Auschwitz nel 1980.
L’opera, nata per raccontare la deportazione italiana all’interno del museo dell’ex campo di Auschwitz, fu
commissionata da Aned e realizzata da un gruppo di artisti che raccoglieva alcune delle maggiori personalità della
cultura italiana: lo studio di architetti BBPR, lo scrittore Primo Levi, il pittore Mario Pupino Samonà e il musicista Luigi
Nono, che furono coordinati dal regista Nelo Risi.
Nel 2011 la direzione del Museo di Auschwitz impone il trasferimento dell’opera e nel 2014 Aned trova a Firenze il
luogo adatto per ospitarlo, grazie alla disponibilità del Comune di Firenze e della Regione Toscana. Il progetto di
ricollocazione è dell’architetto Alberico Belgiojoso.
Nel 2015 Mibact, Regione Toscana, Comune di Firenze, Aned hanno sottoscritto un protocollo per tutelare e
valorizzare il Memoriale nella pluralità dei suoi significati storici, artistici e di memoria civile e per restituirlo alla
fruizione pubblica. L’opera è stata oggetto di un accurato restauro.
La nuova casa del Memoriale italiano di Auschwitz, inaugurata a Firenze l’8 maggio 2019, è ora arricchita da un
percorso museale sulla storia del Novecento che non ha uguali in Italia, curato dalla Fondazione Museo della
Deportazione e Resistenza – Luoghi della Memoria Toscana.