Appello a chi riceverà gli “indennizzi” dalla Germania o dall’Austria “a dare una ragione etica alla stessa percezione del denaro, versandone, quanto meno, una parte significativa alla Fondazione Memoria della Deportazione” (…) “perché il denaro serva oggi e domani, sempre, per la strategia della memoria contro la strategia della negazione e dell’uso politico e mistificatorio della storia”.