Gli allievi delle scuole astigiane vincitori del “Concorso Jona” sono appena rientrati dal viaggio d’istruzione in Austria, premio assegnato dal Servizio Istruzione del Comune di Asti.
Il viaggio culturale, organizzato dall’ANED di Torino, si è aperto con una cerimonia commemorativa a Bolzano: i ragazzi sono stati accolti dal gonfalone della città e dagli assessori Repetto e Schoenberg  in rappresentanza del sindaco di Bolzano, dalla dott. Carla Giacomozzi dell’Archivio storico, assieme ad una delegazione dell’ANPI e dell’ANEI, guidata dal suo presidente commendatore Tarquinio Barbierato.

La visita al percorso della memoria accanto al muro del Durchganslager è stata intensa e illustrata con passione dal Sen. Lionello Bertoldi, presidente dell’ANPI di Bolzano. 
 
Il viaggio è proseguito con la visita ai campi di Ebensee, Gusen, al Castello di Hartheim e a Mauthausen, in occasione delle celebrazioni per il 62° anniversario della liberazione avvenuta il 5 maggio 1945.

Preziose sono state le memorie degli accompagnatori, Natale Pia di Montegrosso d’Asti, prima soldato in Russia poi deportato a Mauthausen e Gusen, e Dario Segre dell’ANED di Torino, figlio di un deportato a Mauthausen mai tornato a casa, che hanno sollecitato col loro esempio i ragazzi  “per non dimenticare”.

Al ritorno, ecco alcune riflessioni dei ragazzi:
   
Emanuel Alijaj –Scuola Media Formed
Mi ritengo molto fortunato di aver assistito alla commemorazione internazionale di Mauthausen dove talvolta mi sono trovato vicino alle autorità. E’ cosa fondamentale che i popoli non si dimentichino il significato dell’importanza del sacrificio di milioni di persone. I nostri fratelli caduti nei Lager nazisti vanno ricordati: essi hanno lottato per la libertà e la democrazia, ora ci hanno passato il testimone. Il nostro unico compito è quello di non dimenticare e di far si che certi eccidi non succedano più.
 
Giulia Avidano – Scuola Media Jona
Sicuramente e giustamente ora critichiamo con forza i crimini commessi dai nazisti, però dovremmo renderci conto che esiste ancora odio verso gli altri e disprezzo per i cosiddetti “diversi”; sarebbe meglio iniziare dalle piccole cose, annullando le ostilità nella nostra anima e poi occuparsi dei problemi delle comunità.
 
Alberto Bosia – Scuola Media Jona
Durante questo particolare viaggio in Austria ho capito fin dove può arrivare la malvagità dell’uomo. Oggi non possiamo cambiare purtroppo quello che è successo nei Lager tedeschi ma possiamo far si che non succeda più in futuro, dobbiamo insegnare ai nostri figli a rispettare gli altri anche se sono di etnie differenti.
 
Federico Miceli – Scuola Media Goltieri
E’ forse possibile che i nazisti abbiano portato via agli ebrei tutto?  La famiglia, il nome, le terra ed infine la vita? E’ forse possibile che abbiano trasformato gli uomini in macchine da guerra? Che siano stati trasformati dai nazisti in esseri da loro ritenuti inutili?
Sì, è stato possibile; è un’orribile vicenda scritta in indelebile che non dovrà mai essere cancellata da una gomma molto pericolosa: il tempo.
 
Chiara Novarese – Scuola Media Goltieri
A Mauthausen all’uscita della mostra, sotto una trave di ferro usata per l’impiccagione c’era una targhetta con la didascalia in tedesco, francese, polacco ed italiano che recitava:”Sotto questa trave di ferro era deposto un tavolo pieghevole di legno che veniva utilizzato come forca, dove prigionieri politici ed ebrei venivano giustiziati”; quest’ultima parola era stata cancellata a mano in tutte le lingue e sostituita dal termine “assassinati”.  
 
Alessandra Viola – Scuola Media Goltieri
Dobbiamo ricordare questo momento della storia per meglio apprezzare le cose di cui godiamo quotidianamente che queste persone non hanno potuto avere a partire dalla dignità che a tutte loro è stata strappata.
 
Gli alunni astigiani erano accompagnati dalla Prof.ssa S. Scarrone (Scuola Goltieri) e dalla Direttrice C. Strocco (Scuola Formed).

Nella foto: Emanuel, Chiara, Giulia, Alessandra, Federico e Alberto a Salisburgo  davanti al monumento che la città ha dedicato ai suoi cittadini assassinati nel Castello di Hartheim.