L’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, in collaborazione con INSMLI e Fondazione Memoria della Deportazione, ha proposto alle scuole della regione alcune iniziative tese ad incrementare la conoscenza storica e a stimolare la riflessione sulle problematiche connesse alla deportazione e allo sterminio nazista e, conseguentemente, ai movimenti di Resistenza ai regimi totalitari.
Per informazioni:
Angela Colombo, Ufficio Scolastico Regionale – 02 80509763
Alessandra Chiappano, Fondazione – 02 87383240
1) CICLO DI FILM SULLA SHOAH E LA RESISTENZA
Spazio Oberdan – giorni 15, 16, 17 febbraio – ore 16
I film saranno preceduti da una breve presentazione a cura di un critico cinematografico e di uno storico, in modo da sviluppare la riflessione da proseguire nelle singole classi.
Il progetto definitivo sarà comunicato quanto prima. Le classi interessate dovranno prenotarsi entro il 30 gennaio inviando un fax (02-87383246) alla Fondazione Memoria della Deportazione, all’attenzione della prof.ssa Chiappano.
Questa iniziativa, promossa dalla Direzione Scolastica Reagionale, è organizzata grazie al fattivo contributo degli Assessorati all’Istruzione e alla Cultura dell’amministrazione provinciale, con la collaborazione di INSMLI, Fondazione Memoria della Deportazione, Fondazione CDEC.
2) CONCORSO LEGATO AI TEMI DELLA MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE POLITICA E RAZZIALE E AI LUOGHI DELLA MEMORIA
Il concorso, bandito in collaborazione tra Direzione Scolastica Regionale, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Fondazione Memoria della Deportazione, si propone di far riflettere gli studenti su una data importante come il Sessantesimo della Liberazione e di condurli alla scoperta della storia locale, da inserirsi nel quadro più generale della storia italiana ed europea.
I temi che si propongono possono essere così declinati:
In questo ambito si invitano le scuole che abbiano già contatti con scuole partners straniere ad avviare un confronto sui temi della guerra, dell’occupazione nazista, della resistenza e della deportazione in modo da raccogliere, per via informatica, anche le testimonianze di “nonni europei”. Questo approccio tra l’altro ben si inserisce nel quadro del progetto ministeriale “Insegnare la storia del XX secolo in chiave europea” e permetterebbe il confronto fra memorie di paesi che hanno vissuto storie necessariamente diverse.
Questo filone di ricerca consente di far luce sugli aspetti più vitali della Resistenza collegandola anche al più vasto tema dell’edificazione della democrazia in Italia.
Con questa pista di ricerca si vorrebbe sollecitare i giovani a riappropriarsi del territorio in cui vivono e di cui spesso ignorano le vicende. Le ricerche sui luoghi naturalmente possono felicemente integrarsi con la raccolta di testimonianze.
I lavori (interviste, ricerche, foto, video, testi di canzoni, relazioni) potranno essere prodotti o su supporto cartaceo o informatico o su video.
Essi dovranno pervenire presso la Fondazione Memoria della Deportazione, in via Dogana 3 Milano, entro il 15 aprile 2005 e la premiazione avverrà nella prima settimana di maggio.
I progetti presentati saranno valutati da una apposita commissione di cui faranno parte gli enti promotori dell’iniziativa e, ove necessario, membri di altri enti.
I lavori considerati migliori saranno pubblicizzati nelle scuole e presentati dagli studenti loro autori durante una iniziativa organizzata dagli enti promotori.
Ai docenti che decidano di aderire all’iniziativa verrà offerto tutto il sostegno possibile, attraverso interventi mirati nelle scuole, bibliografie e aiuto nel reperire testimoni (rivolgersi alla prof.ssa Chiappano).
3) CORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E STUDENTI
A sessant’anni dalla liberazione di Auschwitz
Il corso si propone di far luce sui meccanismi che hanno reso possibile la realizzazione dello sterminio di milioni di persone nei campi nazisti. Esso si articola in 6 lezioni ed è realizzato in collaborazione dalla Direzione Scolastica Regionale, dalla Fondazione Memoria della Deportazione, dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea
Si prevedono 6 incontri che si terranno presso la sala della Fondazione Memoria della deportazione, via Dogana 3 Milano
1 Michele Sarfatti, Le legislazioni antiebraiche europee 9-3-2005
2 Enzo Collotti, Il processo decisionale della soluzione finale fino alla Conferenza di Wannsee 16-3
3 Liliana Picciotto, Il processo di trasformazione di Auschwitz: da campo di concentramento a campo di sterminio 23-3
4 Marcello Pezzetti, con una comunicazione di Roberto Sforni, I campi della morte per ebrei 31-3
5 Alessandra Chiappano, La didattica della shoah: strumenti e metodologie 5-4
6 Brunello Mantelli, Lo sterminio delle altre categorie presenti ad Auschwitz 12-4
I docenti interessati dovranno prenotarsi entro il 28 Febbraio ‘05 inviando un fax (02-87383246) alla Fondazione Memoria della Deportazione, all’attenzione della prof.ssa Chiappano.
4 CICLO DI CONFERENZE ED INCONTRO CON GUIDE POLACCHE AI CAMPI DI STERMINIO
Crema, Istituto Professionale “Pacioli” dal 7 al 12 febbraio (programma in via di definizione)
Nell’ambito della settimana di formazione per alcune guide polacche del Museo statale di Auschwitz, saranno aperti ai dirigenti e ai docenti gli incontri con personalità di diversi paesi sulle problematiche della deportazione e dell’olocausto e sarà possibile una riflessione sulle modalità di fruizione didattica dei luoghi della deportazione e dello sterminio.
I docenti interessati dovranno prenotarsi entro il 31 Gennaio ‘05 inviando un fax (02-87383246) alla Fondazione Memoria della Deportazione, all’attenzione della prof.ssa Chiappano.
5 CICLO DI SEMINARI “STORIA, MEMORIA, SOGGETTIVITA'”
(ancora da precisare rispetto a relatori e tempi)
Gli incontri, previsti nell’ambito del progetto “L’insegnamento della storia del XX secolo in dimensione europea”, con la collaborazione di INSMLI, costituiscono un contributo di riflessione su alcuni nodi problematici della storia del Novecento, per i quali memoria e soggettività rappresentano ancora un ostacolo ad una ricostruzione critica e al loro inserimento nell’attività didattica.
Su richiesta di reti di scuole, i seminari (uno o più) potranno essere organizzati anche a livello decentrato provinciale.