Michele Mezzaroba
Il sale sul tarassaco,
dall’infanzia friulana a Mauthausen
di Francesca Bearzatto
Prefazione di Anna Maria Vinci
Postfazione di Marco Coslovich
Nuova Dimensione, Venezia 2007
pag. 240, euro 14,50 isbn 978-88-89100-45-5
Tre ragazzi cresciuti assieme si ritrovano nel campo di concentramento di Mauthausen. Ancora una volta condividono il pasto: il tarassaco, o radichesa, la familiare erba di casa recuperata per miracolo da chi andava a lavorare fuori dal lager, condita con il sale che si usa nei forni crematori… Questo terribile ricordo è il nodo attorno al quale si stringe e poi si scioglie il racconto di Michele Mezzaroba. La sua storia personale si inoltra come una scheggia nella Storia del XX secolo: l’infanzia trascorsa a Frisanco, un piccolo paese delle Prealpi Carniche; il servizio di leva nei Balcani durante il secondo conflitto mondiale; la scelta di campo e la lotta partigiana; la cattura, la deportazione a Mauthausen e la sopravvivenza negli abissi dell’umano; la Liberazione e il difficile ritorno alla vita segnato da un costante e profondo impegno civile. Assieme alle vicende di Michele, si svolgono quelle del suo gruppo di amici nati a Frisanco, travolti con lui e con l’intera comunità dalla guerra. Si ritroveranno tutti e quattro vivi, sopravissuti a Mauthausen e Dachau, nuovamente a casa. Ma qualcosa è profondamente cambiato, dentro e attorno a loro.
Francesca Bearzatto è nata a Spilimbergo nel 1980. Si è laureata in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università di Trieste con la tesi Immagini della Resistenza friulana: la difficile costruzione di una memoria.