Il 24 maggio 1980 dietro iniziativa dell’ANED della Spezia con la partecipazione del Presidente nazionale dell’ANED Gianfranco Maris viene inaugurato il Monumento collocato nell’area esterna del complesso scolastico denominato “2 Giugno” , dove dalla fine del 1800 sorgeva la Caserma XXI Reggimento Fanteria, trasformata dopo l’8 settembre 1943 in luogo di prigionia e tortura da parte dei nazifascisti.
Il monumento in marmo è opera di Ebrefe Marconi; consiste in una scultura a forma di cubo con aperture triangolari sulle quattro facce verticali.
Nel basamento è presente il triangolo rosso con la sigla “IT” (Italia) con accanto la scritta “AI CADUTI NEI CAMPI DI STERMINIO NAZISTI” e un monito: “LUOGO SACRO. Si prega rispettare”
Lo scultore utilizza il marmo delle Alpi Apuane e sceglie la figura geometrica angolosa, spigolosa e tagliente del cubo per esprimere il dolore, la sofferenza e il martirio della deportazione. Il candore del marmo simboleggia la purezza del sacrificio senza contaminazione di interessi.
Per richiamare un ulteriore elemento caratterizzante la deportazione, sulle quattro facce verticali sono ricavate le aperture passanti a forma di triangolo con il vertice volto in basso, intese come finestre che si affacciano sulla realtà della vita. Attraverso la forma geometrica del triangolo, simbolo della Deportazione, viene evocato non solo il ricordo, ma la possibilità di traguardare il presente e il futuro nelle generazioni che si avvicendano, nella scuola e nei giochi, attorno al Monumento.
Opera, quindi, celebrativa e ammonitrice: celebrativa nel ricordo di coloro che si sono sacrificati per la conquista della libertà e della democrazia e ammonitrice affinché non si disperdano i valori che hanno permeato la Resistenza e la Costituzione repubblicana.
Il 14 giugno 2005, su progetto dell’arch. Claudio Bertolini, figlio dell’ ex deportato Renato sopravvissuto a Buchenwald, la scultura marmorea viene protetta da lastre di cristallo collocate sulle quattro facce verticali. Nella trasparenza del cristallo sono impressi i nomi dei Campi nazisti dove persero la vita gli spezzini, il numero dei Caduti e i simboli del triangolo rosso e la Stella di David, rispettivamente simbolo della deportazione politica ed ebrea.
Su un lato verticale è scritto:
CADUTI A
NEUENGAMME N. 3
BERGEN BELSEN N. 1
NATZWEILER N. 1
BOLZANO N. 3
Su un altro
CADUTI A
MAUTHAUSEN N. 64
GUSEN N. 76
MELK N. 26
Sul terzo
CADUTI A
AUSCHWITZ N. 14
EBENSEE N. 4
BUCHENWALD N. 9
Sul quarto
CADUTI A
DACHAU N. 18
FLOSSENBÜRG N. 14
RAVENSBRÜCK N. 2