Christian Wirth (1895-1944), SS-Sturmbannfüher (Maggiore delle SS). Una delle figure di primo piano nella progettazione del programma eutanasia e uno dei principali responsabili della gestione dei campi di sterminio dell’Aktion Reinhard.
Iscritto al partito nazista dal 1931, nel 1939 diventa uno degli specialisti del cosiddetto T4, la sigla sotto cui si nasconde la struttura per l’eliminazione dei malati di mente, dei disabili gravi e quanti erano classificati come “inadatti alla vita”. All’interno delle strutture del T4 sperimenta l’uso delle camere a gas.
Nel 1940 ottiene una promozione e l’anno successivo è trasferito a Lublino dove crea e dirige il primo centro eutanasia costruito al di fuori della Germania. Nella Polonia occupata lavora con mansioni di responsabilità a Chelmno, Belzec (di cui è il comandante) Sobibor e Treblinka. Alla fine del 1943 è nuovamente promosso e trasferito in Italia dove dirige la Risiera di San Sabba.
Il 26 maggio 1944 un gruppo di partigiani lo uccide nei pressi di Erpelle, vicino alla città di Fiume, oggi Rijeka.
I suoi subordinati lo chiamavano “Christian il terribile” per la sua crudeltà. Nonostante numerose polemiche e proteste, è sepolto nel cimitero militare tedesco di Costermano, senza nulla che indichi la sua appartenenza alle SS e il suo ruolo nello sterminio del popolo ebraico e nel programma eutanasia.
Indicazioni ulteriori sul ruolo di Wirth si trovano nella memorialistica dei sopravvissuti ai campi della morte e In quelle tenebre, il libro in cui Gitta Sereny ha intervistato e messo a nudo Franz Stangl, il comandante di Treblinka.