Mercoledì 27 gennaio 1999, alle 18, cerimonia alla stazione Centrale di Milano nell’anniversario della liberazione di Auschwitz, indetta congiuntamente dalla Comunità di S. Egidio, dalla Comunità ebraica, dall’Aned e dall’Anpi.

Numerosi i partecipanti, di ogni età, donne e uomini; alcune bandiere (quella dell’Aned portata da Vismara, quella dell’Anpi e altre). Pubblico vario: esponenti della Comunità ebraica e del Cdec (tra cui Liliana Segre e Liliana Picciotto Fargion), dirigenti provinciali e associati all’Anpi; buona rappresentanza dell’Aned, capeggiata dalla nostra vicepresidente provinciale Giovanna Massariello Merzagora; tra i nostri soci – con fazzoletto zebrato al collo – ho scorto Marafante, Scanagatti, Castelnuovo, Sacchetti e altri; tra i familiari, Paolo Massariello, la moglie di Bastanzetti, la moglie di Marafante e altri. Mi scuso con chi ho visto e persino salutato, ma non ricordo altri. Molti i giovani e le ragazze: quelli della Comunità di S. Egidio – accompagnati da “simpatizzanti” in attesa di entrarvi a far parte – e quelli della Comunità ebraica. E i giovani sono stati i protagonisti delle due cerimonie. All’inizio, ci siamo recati in un salone sul lato destro (verso via Ferranti Aporti) della stazione Centrale; addobbo semplice, costituito da una scritta su un telone. Al microfono si sono alternati giovani e ragazze che hanno scandito, con lettura impegnata, gli aspetti salienti della partenza dei convogli della deportazione verso i Lager nazisti, soprattutto Auschwitz; tra i testi letti, una testimonianza di Liliana Segre, allora tredicenne, una poesia di Lodovico Belgiojoso, riflessioni di Primo Levi.
Tutta la cerimonia ha mantenuto un carattere unitario; è stata sempre citata la contemporanea deportazione degli ebrei e degli oppositori politici al nazifascismo (resistenti, partigiani, scioperanti, ecc.). La lettura dei testi è stata intervallata con canti da parte di due cori (i giovani di S. Egidio e quelli della Comunità ebraica) accompagnati da strumenti. Quindi Agata Goti Bauer ha concluso brevemente ma con molto sentimento, ringraziando gli organizzatori e i partecipanti, specie i giovani, ai quali è affidato il compito di tramandare la memoria. Quindi siamo usciti dal salone e abbiamo imboccato la scala per portarci al livello dei binari e dei marciapiedi della stazione, per deporre le corone sotto la lapide che ricorda i tanti che da qui partirono verso i Lager nazisti. In precedenza i giovani della Comunità di S. Egidio avevano offerto a ciascuno dei partecipanti un fiore (una specie di grossa margherita dal lungo stelo), che abbiamo deposto in un certo modo (prestabilito) dentro un grande cesto di vimini (basso ma molto largo).
E’ stato così realizzato una specie di “cuscino floreale” intrecciato, molto suggestivo, diverso dalle corone usuali, appunto perché realizzato sul posto col contributo personale di ciascun partecipante. Un contributo innovativo e ricco di significato alle cerimonie commemorative tradizionali. Tutta la cerimonia mi è parsa ben preparata ed altrettanto bene portata a termine.

Giandomenico Panizza
 

 

 
Anche un concorso per i ragazzi

Nuove iniziative degli amici di Salerno

Dopo il successo ottenuto dalla mostra “Anne Frank una storia attuale”, visitata solo per quanto riguarda le scuole, da circa 5.000 studenti provenienti da istituti elementari medi e superiori di Salerno ma anche di Cava dei Tirreni, Angri, Sarno, Siano, Pagani Scafati, San Marzano sul Sarno, Battipaglia, Eboli, Caselle in Pittari, Giffoni Valle Piana, Montercorvino Rovella, Contursi, Stio Cilento e persino da Bella in provincia di Potenza, il progetto “Diamo un futuro alla memoria” si avvia alla sua terza edizione in provincia di Salerno. Tra le altre iniziative previste, anche quest’anno un concorso riservato agli studenti salernitani permetterà ai vincitori di partecipare alla visita al campo di Mauthausen in occasione dell’incontro internazionale degli ex deportati.
Allo scopo di coinvolgere ili maggior numero di studenti possibile è stata organizzata l’esposizione della mostra “Sterminio in Europa tra due guerre mondiali”: dal 25 febbraio al 5 marzo 1999 ad Eboli e successivamente a Nocera Superiore e Caggiano.

Eboli Complesso monumentale San Francesco Mostra: Sterminio in Europa tra due guerre mondiali. Spazio video, documenti e incontri
Inaugurazione Gerardo Giordano – vice presidente della Provincia di Salerno, Gerardo Rosania – sindaco del Comune di Eboli, Angela Maria Fiorillo – assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Eboli, Settimia Spizzichino – ex deportata ad Auschwitz

Il primo marzo gli insegnanti hanno incontrato Aldo Pavia – presidente dell’Aned di Roma, Franco Inglese – responsabile scuola media del Provveditorato agli studi di Salerno