Renato Salvetti, partigiano e ex deportato tra gli studenti di Mondovì.

Martedì 9 marzo Renato Salvetti, ex deportato politico, è stato ospite della Scuola media “Anna Frank” e ha portato la sua testimonianza a noi alunni delle classi terze.
Renato Salvetti iniziò dopo l’8 settembre ’43 la sua esperienza di partigiano nelle Langhe. La vigilia del Natale dello stesso anno fu catturato dai tedeschi e deportato a Mauthausen come detenuto politico. Lavorò nel campo indossando la divisa a righe bianche e azzurre sino al 5 maggio 1945. Dalle sue parole è emersa la terribile esperienza e le condizioni di vita che dovevano subire i detenuti: costretti a lavori durissimi, esposti alle intemperie, mal vestiti e mal nutriti, sottoposti a violenze di qualsiasi genere, privati di ogni traccia d’umanità. Molti morirono tra gli stenti e le percosse. I reclusi erano ebrei, avversari politici dei nazisti, prigionieri di guerra, zingari ed infine deliquenti comuni.
La nostra scuola, dedicata alla giovane ebrea che tenne un diario testimoniante la vita da reclusi alla quale furono sottoposti gli ebrei per sfuggire alle persecuzioni, ha innalzato nel giardino un simbolo a sei bracci in memoria dei sei milioni di ebrei periti nell’Olocausto. Dalla città di Mondovì furono deportati nei campi di concentramento anche persone che si opponevano al regime fascista: là morirono l’avvocato Calleri e l’avvocato Garelli. Un’altra nostra concittadina, Lidia Rolfi, è stata deportata nel campo di concentramento di Ravensbrück; ella ha portato la sua dolorosa testimonianza a più generazioni di alunni delle scuole di tutto il Monregalese. Inoltre all’imbocco del viale del cimitero ebraico una lapide ricorda l’eccidio degli ebrei monregalesi citando Anna Segre ved. Levi, Pia Levi ved. Levi, Aldo Levi, Beniamina Levi e Delfina Ortona.

La classe 3 A della Media “A. Frank”
 

 

 

Facciamo nostro il pensiero di Anna. Quando…

Noi giovani commossi dai dolorosi ricordi e dalla diretta testimonianza del signor Salvetti,

nella speranza di un mondo migliore, facciamo nostro il pensiero di Anna Frank:

 

 
… Quando guardo il cielo

“… Quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità …… Anche noi abbiamo voluto esprimere alcune nostre riflessioni: “Per un uomo rievocare dal profondo del cuore, eventi cosi drammatici, vissuti in una giovinezza consumata a conoscere la crudeltà dell’uomo verso i propri fratelli, è un supplizio che nessuno può immaginare”.

Manuela
 
 
… Quando qualcuno credeva…

“E’ stato un incontro commovente che mi ha aiutata a riflettere su cosa volesse significare la guerra con i suoi orrori. Tutte queste terribili crudeltà sono avvenute quando alcuni uomini credevano di essere i padroni del mondo”.

Elena
 
 
… Quando c’è chi uccide se stesso

“La testimonianza del signor Salvetti mi ha fatto capire fino a che punto può arrivare l’uomo: sino ad uccidere se stesso”.

Eros
 
 
Quando la pace e importante

“Dopo quest’incontro ho compreso ancora di più quanto sia importante la pace.

Feduoa
 
 
… Quando si era solo un numero

“Il rispetto e l’amore per il prossimo nei Lager scomparivano, le persone diventavano dei numeri e dei giocattoli che i nazisti distruggevano senza pietà”.

Giuseppe
 
 
… Quando avere rispetto degli altri

“Essere venuti a conoscenza della vita in un Lager ci aiuta a comprendere quanto sia utile avere rispetto per gli altri superando le differenze etniche, culturali e religiose” .

Romina
 
 
… Quando lo spirito è ancora là…

 

“Mi hanno colpito queste parole del signor Salvetti: ‘Chi ha trascorso un periodo della sua vita nei campi di concentramento e ne è uscito vivo, solo con il corpo è con noi, ma spiritualmente vive ancora a Mauthausen.

Chiara