Mentre questo numero del giornale va in tipografia, si svolge a Milano, nell’anniversario della liberazione di Auschwitz, la manifestazione per l’inaugurazione di una lapide a ricordo dei deportati che furono caricati proprio da questo scalo sui vagoni che li avrebbero condotti nei campi nazisti, dai quali in maggioranza non fecero ritorno.
Alla manifestazione hanno assicurato la presenza il cardinale Carlo Maria Martini, il rabbino capo Giuseppe Laras, il presidente dell’Aned Gianfranco Maris, oltre a una folta rappresentanza di ex deportati. Sulla lapide è inciso questo testo:
Tra il dicembre ’43
e il maggio ’44
dai sotterranei
di questa stazione
cominciò il lungo viaggio
di uomini , donne e bambini ebrei
e oppositori politici
deportati verso Auschwitz
e gli altri Lager nazisti.
La loro memoria vive tra noi
insieme al ricordo
di tutte le vittime
dei genocidi del XX secolo.
Poiché l’angoscia
di ciascuno è la nostra (Primo Levi)