Il 29 e il 30 ottobre dello scorso anno si è riunito a Rimini, per la seconda volta nel giro di pochi mesi, il Consiglio nazionale dell’Aned. Una riunione importante, conclusa con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno – presentato a nome della Presidenza da Italo Tibaldi – che dà un colpo di acceleratore all’iter che dovrà portare alla nascita della Fondazione di cui parliamo da molti anni, e all’apertura delle nostre porte al contributo di tanti giovani amici, desiderosi di impegnarsi al nostro fianco per “dare alla memoria un futuro”. L’ordine del giorno conclusivo impegna l’Associazione a proseguire nel lavoro di ricerca e di divulgazione, e convoca per il prossimo ottobre a Salsomaggiore un convegno na- zionale di studio sul KZ Dora. La riunione di Rimini è stata introdotta, oltre che dall’intervento del presidente Gianfranco Maris, dalla relazione sul tema del revi- sionismo storico e del revisioniamo politico svolta dal prof. Enzo Collotti. E’ seguito poi il rapporto di attività dei Comitati internazionali dei principali campi di sterminio nazisti presentato dai nostri rappresentanti in quegli organismi. Il complesso delle relazioni ha consentito di avere una visione d’assieme delle iniziative che in tutta Europa si organizzano per la tutela dei principali Memorial della deportazione. Di tutte queste relazioni come promesso diamo nelle pagine che seguono un resoconto pressoché integrale.  
 
Al termine dei lavori dei Consiglio Nazionale dell’ANED, riunito a Rirnini il 29/30 ottobre 1996, il Consigliere Italo Tibaldi ha presentato il seguente ordine del giorno:

Il Consiglio Nazionale dell’ANED
– ritiene positiva la decisione della Presidenza Nazionale di aver proposto, durante l’anno 1994, all’attenzione degli organi statutari ed agli associati l’esigenza di un confronto-dibattito sul difficile momento politico ed in particolare sull’indirizzo unitario dell’ANED, teso a riaffennue la propria identità ed i valori che ne ispirarono la nascita e l’attività;

– manifesta il proprio apprezzamento per l’attività di collegamento internazionale dell’ANED, con sempre maggior impegno nell’approfondimento delle singole realtà dei Kz, delle problematiche e delle iniziative tese alla salvaguardia di quei luoghi, coniugando i termini “i campi della memoria, la mernoria dei campi”;

– esprime alle sezioni territoriali dell’ANED il proprio convinto apprezzamento per le iniziative da esse svolte, superando le difficoltà che si presentano, vuoi per il fisiologico ricambio generazionale, vuoi per ragioni finanziarie sempre più difficili. Ciò premesso, il Consiglio Nazionale ritiene necessario individuare scadenze inderogabili per le quali desidera irnpegnare prioritariamente gli organi a ciò preposti, la Presidenza ed il Consiglio Nazionale, ad attivarsi per la sollecita definizione di:

1

realizzazione della Fondazione ANED, promossa e deliberata nei precedenti Congressi.

Se del caso anche attivando una soluzione associativa che consenta (in attesa della definitiva approvazione da parte dell’organo tutorio della modifica dell’art. 24 – titolo VI – dello statuto sociale, come proposto al Congresso Nazionale di Prato del 71819 marzo 1995), l’adesione personale di giovani, simpatizzanti ed amici dell’ANED, che potranno impegnarsi nel prosieguo dell’attività finalizzata agli scopi e finalità proprie dell’ANED, operando in autonomie gestionale e decisionale. Ciò comporterà, per gli organi statutari, Presidenza Nazionale e Sezioni territoriali, puntuali promozioni e verifiche di adesione a tale iniziativa e, in particolare, dovranno attivarsi perché le sedi periferiche operino una più attenta e capillare divulgazione locale. Successivamente all’approvazione della modifica statutaria l’ANED potrà trasferire su apposito conto autonomo quanto ha già destinato a ciò con precedenti versainenti volontari.

2

Richiesta alle Autorità di dedicare, a livello nazionale, una giornata al ricordo della deportazione. Ciò consentirebbe di utilizzare, per la memoria, una “giornata del deportato”.

3

Richiesta al Ministro della Pubblica Istruzione On. Berlinguer di un incontro rilevata la nuova linea di indirizzo espressa in ordine ai programmi per lo studio della storia contemporanea negli Istituti superiori – è necessario un sollecito incontro con il Ministro – tenendo presenti le indicazioni emerse dalla relazione del Prof. Enzo Collotti; per illustrare, con la nostra disponibilità, per tale importante iniziativa, il significato attuale dell’ANED nei valori fondanti dell’antifascismo e della Resistenza nazionale ed internazionale, sviluppando il concetto di europeizzazione della nostra attività associativa.

4

Consolidamento ed evidenziazione della nostra immagine. Opportunamente, individuata dal presidente Gianfranco Maris, la nuova linea di comportamento associativo, che richiede un rafforzamento dei concetto di “Immagine per esser- ci”, è necessario consolidare, con gli opportuni suggerimenti del direttore del Triangolo Rosso, Dario Venegoni, va riconosciuta disponibilità ed impegno, unito ad una sensibile professionalità, la nostra immagine più diretta con lo strumento del Triangolo Rosso, che dovrà essere più frequente e puntuale. Addivenendo se del caso, così come proposto da Ferruccio Maruffi, ad una ” edizione selezionata”, da inviare al Presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato, ad alcuni parlamentari, ai provveditori agli studi, ai presidenti delle giunte e dei consigli comunali, a tal fine predisponendo un nuovo specifico indirizzario.

5

Richiesta al Ministero della Difesa di finanziamenti sia quelli diretti ai Kz, sia per quelli ai Lager che videro la deportazione dei militari nei Kz – (Dora, Buchenwald, Dachau, ecc.).

6

“Convegno storico su KZ Dora”

Da effettuarsi nell’ottobre ’97 in Salsomaggiore. A tale fine sarà richiesta la partecipazione dell’ufficio storico dello SME (Stato Maggiore Esercito) – del Prof. Rochat, presidente degli istituti storici, del direttore del Museo archivio di Kz Do- ra – Mittelbau, con il coordinamento storico del Prof. Enzo Collotti, che si è detto disponibile.

7

Iniziative culturali. Accogliendo le proposte avanzate da Bruno Vasari, si ritiene di poter includere, nell’ambito della ricerca e della conoscenza dei campi in Italia, alcune iniziative:

a – quella del Comune di Bolzano, per una sistematica ricerca storica sul Lager di Bolzano e quella progettuale del Comune di Carpi per la salvaguardia ambientale e la punizione dei responsabili della fucilazione dei 68 di Fossoli;

b – il censimento delle tesi di laurea sinora discusse nei vari atenei italiani, ed anche negli atenei stranieri, sulla deposizione italiana.

L’ordine del giorno è stato messo in votazione dal presidente Gianfranco Maris ed approvato all’unanimità.