La relazione di Gigi Mazzullo   
  
I1 compagno Gigi Mazzullo, rappresentante italiano in seno al Comitato internazionale di Dachau, non ha potuto essere personalmente presente alla riunione del consiglio nazionale a Rimini. Ha però voluto ugualmente partecipare ai lavori, inviando alla presidenza un rapporto di attività che è stato letto dal compagno Berruto. Tra le cose concrete realizzate dal Comitato internazionale di Dachau (CID) c’è da sottolineare la Fondazione internazionale di Dachau (FID). Il suo statuto è già stato pubblicato sul “Monitor Belga” (che corrisponde alla nostra Gazzetta Ufficiale). Il presidente della F.I.D. è il lus-semburghese Albert Theis che ha proposto come primo atto concreto il patrocinio per la redazione di un librodocumentario che ricostruisca la storia di Dachau. Proposta già approvata dal comitato esecutivo ed inviata alla commissione storica che ha subito dato il via ai lavori. Il 31gennaio 1996 il generale Delpech, in rappresentanza del CID ha partecipato alla riunione in Lussemburgo dei presidenti dei vari Comitati internazionali, convocati per l’approvazione e la firma degli statuti d’una “Unione dei Comitati internazionali dei campi di concentramento nazisti”. Questa nuova entità giuridica permetterà la riscossione dei crediti votati dal Parlamento Europeo. Successivamente, questa somma sarà equamente ripartita fra tutti i Comitati internazionali e potrà servire alla manutenzione e protezione, quali monumenti storici, dei luoghi dei campi di concentrazione nazisti. Il 25 marzo 1996 Max Mannheimer, in rappresentanza del presidente Delpech, ha partecipato alla cerimonia della posa della prima pietra della Casa della gioventù di Dachau che dovrà essere ultimata entro l’autunno del ’97. Questa erigenda Casa della gioventù ha, tra l’altro, scopi di studio e dibattito internazionale sulla storia contemporanea ed è stata proposta e sostenuta dal CID, che è partecipe nel comitato di gestione. Altra iniziativa d’importanza storica è il progetto del Centro pe-dagogico del museo di Monaco per la realizzazione di un volume destinato a lezioni scolastiche di storia dove saranno inserite testimonianze inedite di ex deportati di Dachau. Proprio per questo, si stanno raccogliendo in tutta Europa pagine di ricordi e di vicende vissute. Tra progetti elaborati dalla com-missione storica del CID per apportare modifiche significative al Memorial ed al campo, c’è da segnalare l’ingresso che si farà nuovamente attraverso lo “Jouraus”, mentre il Museo sarà dotato ed adattato alle esigenze audiovisive attuali, così come saranno organizzate dalle “esposizioni” nel Bunker, allo Jouraus, al blocco esistente ed al crematorio. Charles Desirat, presidente del Comitato internazionale di Sachsenhausen, ospite gradito dell’Assemblea Generale del CID a Monaco del 27 aprile scorso, ha confermato l’interesse per l’UICC (Unione dei Comitati internazionali dei campi di concentramento) ed ha assicurato che questo problema sarà dibattuto ed approfondito nella pros-sima riunione per coordinare un’efficace azione comune. Da quanto detto, credo, risulti chiaro l’impegno e l’azione proficua del Comitato Internazionale di Dachau. Ringrazio tutti per l’attenzione e vi saluto, spiacente di non poter essere presente di persona a questa importante riunione del Consiglio nazionale dell’Aned.

Gigi Mazzullo