Una via di Milano alla memoria di Giovanni Palatucci
La Commissione per la toponomastica del Comune di Milano ha deciso di dedicare una strada alla memoria del commissario Giovanni Palatucci, medaglia d’oro della Resistenza, qualificandolo però come “martire” avendo fortunatamente rinunciato a definirlo “filantropo”. In Veneto si dice “el tacon p …. o del buso”, ma accontentiamoci. E’ sempre meglio di niente. Palatucci è uno dei personaggi positivi che è doveroso ricordare affinché si sappia che la deportazione non è stata solo un campionario di orrori e di perversità, ma ha dato modo ad uomini e donne che avevano la coscienza di quello che stava succedendo a prodigarsi per limitare gli effetti perversi del terrore nazi-fascista.
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I nuovi vertici della sezione Aned di Milano
Il consiglio della sezione Aned di Milano, riunitosi dopo l’assemblea generale dei soci, ha rinnovato i vertici della sezione. Presidente è stato confermato il compagno Gianfranco Maris, che è anche presidente nazionale.
Per la vicepresidenza Maris ha invitato il consiglio a confermare il compagno Teo Ducci, e a eleggere la compagna Giovanna Massariello, docente universitaria, familiare. Il consiglio ha accolto la proposta all’unanimità.
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Francobolli del campo di Bolzano liberato
Esistono francobolli commemorativi della liberazione del campo di Bolzano soprastampati dal detenuto Bruno Galmozzi (matr. 2979 – A) nella tipografia del lager, con francobolli sequestrati agli internati dal comando SS e trovati nella Kommandantür del campo.
Il quantitativo trovato fu vario, sfuso e di poche centinaia di pezzi, poi in gran parte dati in ricordo a detenuti interessati prima di lasciare definitivamente il lager di via Resia.
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II Governo della Repubblica Federale di Germania ha deciso di iscrivere la giornata del 27 gennaio, anniversario della liberazione di Auschwitz, nel calendario delle ricorrenze e celebrazioni nazionali, qualificandola “giorno del lutto nazionale”. Forse sarebbe stato meglio scegliere la data del 20 novembre, anniversario della “notte dei cristalli” che però è già dedicata ad altra ricorrenza. Anche in questo caso diciamo: meglio che niente.
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Questo ci ricorda le bellissime parole di Claus von Stauffenberg, l’animatore ed esecutore dell’attentato contro Hitler, del 20 luglio 1944: “E’giunto il momento di fare qualche cosa. Colui che oserà farlo passerà probabilmente nella storia come traditore del nostro Paese. Ma se non lo facesse sarebbe un traditore della propria coscienza”.
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Davanti al Bundest il Parlamento della Repubblica Federale di Germania, il presidente di Israele, Weizmann, ha tenuto un forte discorso. Rivolgendosi ai deputati ha detto testualmente: “lo non posso perdonare quello che altri tedeschi hanno fatto. Sta a voi assumervi le vostre responsabilità ma soprattutto far sapere ai giovani di quali crimini si sono resi promotori alcuni uomini che hanno disonorato il vostro Paese”.
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Intanto intorno alla vicenda Priebke si scatenano le opinioni contrastanti sull’opportunità e la legalità di un’azione giudiziaria a suo carico. Sarà il solito bailamme all’italiana che nostalgici del fascismo e affini promuoveranno per mettere in discussione i valori e le condizioni storiche nelle quali ebbe ad operare la Resistenza.
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