Messaggi dall’America sulla rete Internet: “Chi conosce 0hrdruf?”
Su Internet, la grande rete telematica che abbraccia ormai tutto il mondo, transitano informazioni di ogni genere, dalle più frivole alle più serie. Riprendiamo di seguito alcuni messaggi, provenienti per lo più da utenti americani, scelti tra quelli leggibili nella “casella postale” dell’Aned sulla Rete civica milanese.

David Hornick (davidhor@albany.net) scrive:
“Gradirei qualsiasi informazione circa la città polacca chiamata Rowne, e su ciò che capitò alla sua popolazione ebraica. In particolare cerco notizie sulle famiglie Gebiner, Gam e Schecter”
.

josh114@aol.com“, scriveva il 6 febbraio:
“Mio padre è un superstite dell’Olocausto; si trovò a 0hrdruf alla fine della guerra. Pochi hanno sentito parlare di Ohrdruf:era un campo satellite di Buchenwald. Alla fine i prigionieri furono condotti con una marcia della morte fuori dei campo, e mio padre fuggi nella foresta. Non abbiamo ancora trovato un altro sopravvissuto di Ohrdruf. Lo scorso anno abbiamo visitato il luogo del Lager, nei pressi di una installazione dell’esercito tedesco. Del vecchio campo resta ben poco da vedere. Cerchiamo qualsiasi informazione su quel Lager e su chi vi fu rinchiuso”.

Jim Jordan (“100131.634@compuserve.com“) chiede:
“C’é qualcuno che abbia informazioni sul ghetto di Bialystok? Grazie!”

Andrien Antoniol (“antoniol@ulb.ac.be“) scrive:
“Da tre anni la Libera università di Bruxelles (Ulb) ha sviluppato un progetto in collaborazione con la Fondazione Auschwitz per raccogliere le testimonianze dei superstiti, con registrazioni video Betacam Sp. Chiunque sia interessato mi contatti.
Ps: a maggio (9-10-11) ci sarà a Bruxelles un meeting internazionale sull’archiviazione di testimonianze audio-video.
Adrien Antoniol, Centre audio-visuel de I’Ulb – CP165 – 50, av. Roosvelt – 1050 Bruxelles”.

Aaron Herman (“75713.1331 @compuserve.com”) lancia questa richiesta il 15 dicembre:
Mia sorella sta lavorando a un libro per bambini sull’Olocausto. Nel libro si tratta di Dachau, e per questo lei vorrebbe parlare con qualche superstite per essere sicura di essere precisa anche nei dettagli. Grazie.”
Ad Aaron ha risposto il 29 dicembre un tal Chuck (“chuckf@aol.com“):
lo sono entrato a Dachau il 29 aprile del ’45. ll campo era stato appena liberato e tutto era nel caos. Sarò lieto di raccontare ciò di cui fui testimone oculare per 3 giorni”.