Oggi in Italia e in molti paesi si celebra il giorno della Memoria.
Una ricorrenza dolorosa e solenne, che chiama tutti a riflettere sulle atrocità di cui può essere capace l’uomo e sulle aberrazioni a cui possono condurre ideologie che non riconoscono la dignità ed anzi, direi, la sacralità di ogni essere umano.
Il secolo appena trascorso avrebbe potuto essere ricordato per i traguardi straordinari raggiunti nel campo del progresso economico e sociale, per le grandi scoperte scientifiche e tecnologiche che hanno cambiato la condizione dell’uomo e aperto a nuove prospettive di benessere, di civiltà e di libertà.
Oltre che per questi innegabili risultati, il novecento sarà purtroppo ricordato anche per gli orrori e per le sofferenze inferte agli uomini dai due totalitarismi: quello nazista e quello comunista.
Mi rivolgo specialmente alle ragazze e ai ragazzi di oggi, che si trovano a vivere in un Paese che ha saputo riconoscere i propri errori ed ha saputo, anche grazie al soccorso della grande democrazia americana e al sacrificio di molte sue giovani vite, ricostruire appunto una “democrazia”, rispettosa della dignità delle persone e dei principi di uguaglianza e di libertà di tutti i cittadini.
La libertà è l’essenza dell’uomo, è l’essenza della nostra intelligenza e del nostro cuore, è l’essenza della nostra capacità di amare e di creare; e Dio fin dalle origini, l’uomo l’ha voluto così, lo ha voluto libero.
Anche per il futuro dovete essere consapevoli che questa libertà non è data una volta per tutte ma deve essere difesa giorno dopo giorno dai nuovi pericoli che la minacciano.
La difesa della libertà e’ la missione piu’ alta, piu’ nobile e piu’ entusiasmante che ci sia.
Quest’anno, nel celebrare il giorno della Memoria, ricordiamo che la comunità internazionale è impegnata per combattere il terrorismo e per rendere inoffensivi quei regimi che minacciano la pace nel mondo.
Ancora una volta la scelta fra la pace e la guerra è nelle mani di chi nega la libertà alla sua gente e attenta alla convivenza pacifica fra i popoli.
Noi siamo a favore della pace, ma non possiamo diventare corresponsabili di una resa di fronte a chi insidia la nostra sicurezza, la nostra libertà e la nostra democrazia.
Questo giorno deve essere dunque l’occasione per coltivare la memoria, per non dimenticare, per combattere i rigurgiti dell’intolleranza dell’uomo, del razzismo e dell’antisemitismo che ancora si manifestano in molte parti della terra.
Questo giorno deve essere per ciascuno di noi l’occasione per assumere l’impegno a non dimenticare ed a contribuire alla costruzione di un mondo più giusto fondato sulla pace, sulla democrazia, sulla libertà di tutte le donne e di tutti gli uomini.