Questa la replica di Baudo, così come è stata diffusa dall’ANSA:

“Qui si gioca con le parole. Mi pare che non abbiamo mai detto ‘terrorismo’ ma per esserne sicuro dovrei vedere il filmato”.
“In ogni caso anche se avessimo fatto questo riferimento non sarebbe stato nel senso che si usa oggi. E poi, allora parliamo di attentato, lo era siìo no? I nazisti, che hanno tutta la mia disistima per quello che hanno compiuto nel mondo, facevano pattugliamento. I partigiani sapevano che la reazione dei tedeschi sarebbe stata uno a dieci? Purtroppo che questa rappresaglia nazista ci sarebbe stata era noto perché c’erano manifesti su tutti i muri di Roma, come ha spiegato bene il maggiore Sardone”.
L’Anpi sostiene anche che ”parlando della rappresaglia, le domande di Baudo sembrano legittimare le presunte leggi di guerra, solo in parte spiegate dal maggiore dell’Esercito, continuando a diffondere l’idea sbagliata che si potessero uccidere 10 persone per ogni militare morto”.
Purtroppo questa ”è una spina dolorosa che si trascina nel tempo” replica Baudo ma ”una volta che sai – continua – che la tua azione, per quanto eroica, contribuirà a far ammazzare 335 persone o hai il coraggio di dire ‘sono stato io’ e ti immoli o verranno uccisi degli innocenti. L’esempio più calzante è quello del vice brigadiere dei carabinieri Salvo d’Acquisto che si è immolato” facendosi ammazzare dai nazisti per salvare la vita a 22 persone.
Di Don Pietro Pappagallo a cui Baudo nella puntata, fa notare l’Anpi, fa riferimento dicendo che ”lui non c’entrava nulla”, il conduttore spiega che ”è stato citato come esempio di tutte le persone ammazzate alle Fosse Ardeatine”.
”In realtà l’eccidio fu compiuto dai tedeschi in gran segreto e in tempi rapidissimi (21 ore dopo l’azione), in combutta con la polizia fascista, che consegno’ alle SS di Kappler una parte delle vittime. Non fu rivolto alcun appello a consegnarsi agli autori dell’azione di via Rasella né vi fu alcun preavviso della rappresaglia. Proprio per celare il posto dell’eccidio, i tedeschi fecero esplodere delle bombe all’ingresso delle cave Ardeatine. Ricordiamo quindi a Baudo, nel ’70 anniversario della Resistenza, e a tutti i cittadini italiani che lo hanno ascoltato, che la verità è un’altra ed è stata definitivamente stabilita dai tribunali” conclude la nota l’Anpi.
”C’è – dice Baudo – il tribunale della storia e il tribunale della morale che è un’altra cosa. Nessuno si è immolato per salvare queste vittime. Io sono per i partigiani e quello che hanno fatto in Italia è eroico ma in questo caso un atto di eroismo in più ci stava”.