Messaggio di SERGIO COFFERATI segretario generale della Cgil

“La strada della verità passa per i valori della Resistenza antifascista”

MARIS – Una comunicazione dell’Assessore della Provincia di Firenze, dott. Alfiero Ciampolini, con cui manifesta il piacere dell’invito e assicura anche la sua partecipazione non oggì. Una lettera del console generale deglì Stati Uniti d’America, console in Firenze, che esprime il suo augurio per la buona riuscita del congresso, della riunìone dei Comitati internazionali che inizieranno i loro lavori domani.
Una lettera di Sergio Cofferati, che è il Segretario generale della CGIL. Anche Cofferati rappresenta le obiettive difficoltà di lavoro nelle quali è coinvolto e che noi siamo ben lieti che segua con tutta l’attenzione necessaria, per cui non potrà venire. Però desidera portare al nostro congresso il saluto e l’augurio di buon lavoro della CCIL e personale.
“Siamo alla vigilia della celebrazione del 50′ della Liberazione che conclude vittoriosamente una epica lotta del popolo italiano contro la dominazione nazista e il regime fascista, una lotta che ha visto per la prima volta nella nostra storia le forze popolari, gli operai, i contadini, gli impiegati, gli uomini e le donne mettere nel Paese radici profonde e conquistarsi una patria”.
Forse è bene che anche questa parola venga recuperata al nostro linguaggio nel significato più profondo che essa ha quando esprime un sistema di valori che corrisponde, poiché in essi si riconoscono tutti, la nostra identità nazionale. Ecco a quel punto io credo che non più possa essere definito il territorio, gli uomini e le donne, ma possa essere definito la Patria. E in questo senso io sono lieto che Cofferati l’abbia introdotto nel nostro dibattito.
“Ed è per questo, ne sono certo, – prosegue – che la strada della verità passa per quei valori che animarono la lotta di liberazione e che divennero poi i valori della Costituzìone repubblicana. Consentimi di ricordare al vostro congresso le migliaia e migliaia di lavoratori che vennero deportati nei Lager, in particolare dopo le repressioni che seguirono i grandi scioperi del ’44. A Torino come a Milano, a Genova come in tante altre zone d’Italia quelle repressioni non fermarono l’impegno di lotta dei lavoratori italiani. Cari amici, accogliete questo mio saluto e i miei sentimenti di rispetto e di solidarietà della CGIL”.
Un’ultima notizia, perché parrebbe strano che non fosse presente Arrigo Boldrini, è sempre stato presente personalmente, ma si trova in Jugoslavia e non vuole delegare ad altri di dire le cose che invece vuole dire lui. Allora arriverà sabato se gli sarà possibile, sicuramente domenica sarà qui con noi, e se non l’ha iniziato con noi lo concluderà con noi il nostro congresso.