Dopo il successo del corso attivato nello scorso anno scolastico, la sezione di Verona dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED), Il Comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (ANPI) di Verona e l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVRR) propongono anche quest’anno un ciclo di lezioni rivolto agli insegnanti del primo e secondo ciclo di istruzione sul tema delle deportazioni. Ci si propone, quest’anno, di approfondire in particolare la storia della deportazione dei rom e dei sinti – il porrraimos (grande divoramento) – che ha portato allo sterminio di circa 500.000 rom e sinti europei, 30.000 dei quali nei campi di concentramento. Come per gli ebrei, la persecuzione e la deportazione di rom e sinti si effettuò su base etnica e coinvolse l’intera popolazione, bambini compresi, colpevoli solo di essere “zingari”. La loro vicenda è tuttavia molto meno nota di quella ebraica, mentre l’antiziganismo è tuttora fortemente presente in tutta Europa. Parlarne in classe con i ragazzi a partire da elementi di approfondimento storico, permette di attualizzare più che mai il tema della discriminazione e dell’incontro con le “diversità”, nella convinzione che, se dal passato non si possono trarre facili lezioni per il futuro, certamente si possono ricavare elementi per problematizzare il nostro presente di cittadini consapevoli.
Il corso, articolato in cinque incontri, si servirà dell’intervento di docenti esperti per affrontare il tema delle deportazioni e del sistema concentrazionario messo in atto dal nazifascismo nelle sue diverse declinazioni, per affrontare poi la storia del porrajmos, con dati documentari, ma anche attraverso le testimonianze trasmesse oralmente nelle comunità rom e sinti italiane; ci si interrogherà, poi, sul rapporto con l’“Altro” e sulle radici e gli effetti del perdurante antiziganismo. Chiuderà il corso un incontro dedicato alla possibile declinazione didattica degli elementi acquisiti insieme.
Per gli eventuali interessati, sarà possibile prevedere una parte laboratoriale di elaborazione di un laboratorio o di uno studio di caso da preparare in vista del Giorno della memoria 2020.
Il corso, di 10 ore totali, prevede 5 incontri di due ore ciascuno che si terranno presso il Liceo Scientifico Angelo Messedaglia, via Bertoni 3/B, Verona, dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
Il costo è di 40 euro, pagabili anche con carta docente (si vedano le istruzioni in calce al programma).
Le iscrizioni possono avvenire tramite la piattaforma Sofia o contattando l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVrR): 045 8006427 – mail: iversrec@tin.it.
L’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea è parte della Rete degli istituti associati all’Istituto Nazionale Ferruccio Parri (ex Insmli) riconosciuto agenzia di formazione accreditata presso il Miur (L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri con la rete degli Istituti associati ha ottenuto il riconoscimento di agenzia formativa, con DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, accreditamento portato a conformità della Direttiva 170/2016 con approvazione del 01.12.2016 della richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati).
1) 12 novembre – ore 15.00–17.00
Le deportazioni e il sistema concentrazionario Dario Venegoni
2) 18 novembre – ore 15.00–17.00
Il porrajmos: storia, fonti, testimonianze di una tragedia poco conosciuta Luca Bravi e Eva Rizzin
3) 27 novembre – ore 15.00–17.00
Somiglianze e differenze: riflessioni sulla convivenza Francesco Remotti
4) 2 dicembre – ore 15.00–17.00
Storia e attualità dell’antiziganismo Eva Rizzin
5) 11 dicembre – ore 15.00–17.00
La didattica in classe: proposte per smontare i pregiudizi e “costruire” cittadini Lidia Gualtiero
Dario Venegoni, figlio di Carlo Venegoni e di Ada Buffulini, deportati a Bolzano, presidente nazionale dell’Aned, giornalista, ha pubblicato, fra l’altro, Uomini, donne e bambini nel Lager di Bolzano; Una tragedia italiana in 7982 storie individuali (2004); curato il libro della madre Ada Buffulini, Quel tempo terribile e magnifico (2015) e partecipato alla realizzazione del film E come potevamo noi cantare. Milano 1943-1945. Le deportazioni (2011) e, con Leonardo Visco Gilardi, della mostra documentaria 0ltre quel muro. La resistenza nel Campo di Bolzano (2007).
Luca Bravi è ricercatore presso l’Università di Firenze e consulente scientifico presso il Museo della Deportazione di Prato per i progetti legati alle politiche della Memoria della Regione Toscana. È autore di numerose pubblicazioni relative alle minoranze rom e sinti in Europa. Sui temi delle persecuzioni, deportazioni e sterminio di rom e sinti ha pubblicato, in collaborazione con Matteo Bissoli, il libro Il Porrajmos in Italia (2013) e ha curato l’edizione italiana del testo di Eva Justin, I destini dei bambini zingari (2018). Ha collaborato con numerosi istituzioni nazionali ed europee sui temi della scolarizzazione ed inclusione scolastica delle minoranze.
Francesco Remotti è professore emerito di Antropologia culturale presso l’Università di Torino, socio dell’Accademia delle scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei. Ha compiuto ricerche etnografiche ed etno-storiche in Africa equatoriale e sta da tempo riflettendo sui temi dell’identità. Autore di numerosi studi e ricerche, frutto anche di lavoro sul campo, ha pubblicato, fra gli altri, Contro l’identità (1996), L’ossessione identitaria (2010) e il recentissimo Somiglianze. Una via per la convivenza (2019).
Eva Rizzin è Responsabile scientifico dell’Osservatorio nazionale sull’Antiziganismo presso il Centro di ricerche etnografiche e di antropologia applicata “Francesca Cappelletto” (CREAa) dell’Università degli studi di Verona, con compiti di monitoraggio e studio del fenomeno dell’antiziganismo nelle sue molteplici manifestazioni. Su queste tematiche ha pubblicato numerosi saggi in riviste e volumi collettanei.
Lidia Gualtiero, insegnante, esperta in metodologie autobiografiche e didattica della memoria, ha ricoperto il ruolo di comandata presso l’Istituto Storico di Rimini. Da tempo si occupa di formazione docenti e partecipa ai Progetti per l’Educazione alla Memoria del Comune di Rimini (in collaborazione con lo Yad Vashem, il Memorial de la Shoah di Parigi e l’Istituto Storico) in qualità di tutor di studenti/studentesse, relatrice-formatrice e accompagnatrice nei viaggi studio.
Le iscrizioni possono avvenire tramite la piattaforma Sofia (l’identificativo del corso è il numero: 37244) o contattando l’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVRR): 045 8006427 – mail: iversrec@tin.it.
Modalità di pagamento:
Con carta del docente
Tramite bonifico bancario
In ogni caso si prega di comunicare l’avvenuta iscrizione e pagamento all’ IVRR.
Al termine del corso verrà rilasciato attestato di frequenza.
Chi si iscrive tramite la piattaforma Sofia potrà generare e scaricare in autonomia l’attestato (per questa procedura è richiesta la frequenza di almeno 8 ore su 10).
A chi non raggiungerà la soglia minima indicata e a tutti gli altri iscritti fuori piattaforma, l’attestato verrà rilasciato dall’ IVRR per le ore di frequenza effettivamente frequentate.