Si è tenuta ieri, presso il Museo Civico di Bolzano, l’incontro dei familiari dei deportati che fecero parte del “Trasporto 81”, partito dal Campo di concentramento di Bolzano il 5 settembre 1944 e arrivato a Flossenbürg il 7 settembre 1944.
E sempre ieri è stato il giorno della prima uscita pubblica della nuova Presidente provinciale ANED Verona Diomira Pertini, figlia di Eugenio, deportato su questo trasporto e ucciso a Flossenbürg.
EUGENIO PERTINI
Eugenio Pertini, nato a Stella (Savona) il 19 ottobre 1894, era fratello di Sandro Pertini futuro Presidente della Repubblica Italiana. Vedovo, nel 1944 abitava a Genova con la figlia Diomira di 10 anni. Nell’aprile del 1944, mentre si trovava con la figlia in un ristorante genovese, fu arrestato e portato alla Casa dello Studente, divenuta sede della Gestapo. Resistette agli interrogatori sotto tortura e, dopo qualche giorno, fu trasferito nel campo di Fossoli. Seguì la deportazione nel campo di Bolzano e poi a Flossenbürg con il trasporto 81. Secondo il racconto dei superstiti Eugenio Pertini fu incolonnato con altri prigionieri per la marcia di evacuazione del campo di Flossenbürg il 20 aprile 1945. Claudicante, stremato dalle fatiche e dalle privazioni, non resse alla marcia. Più di una volta cadde e i compagni lo aiutarono a rialzarsi. Notato dalle SS, fu finito a colpi di fucile. Portano il nome di Eugenio Pertini una via a Zimella, una via e un rione a Mestre, Istituti scolastici e Circoli culturali a Verona, Varazze (SV), Trapani, Roma. Nel 1970 il fratello Sandro, allora presidente della Camera, si recò a Flossenburg con una delegazione di deputati e fece posare una lapide nel locale adiacente al forno crematorio del campo.