Da alcuni anni, Alessandro Battaglino membro del Consiglio sezionale A.N.E.D. di Torino, organizza con il Comune di Cesana la commemorazione della tragedia del Gran Miol – Valle Argentera per ricordare i nove uomini del B17 dell’855 gruppo borbandieri dell’USAF – Miss Charlotte –  che nella notte del 10 settembre del 1944 si schiantò sulla cresta del Gran Miol in Valle Argentera mentre trasportava armi munizioni e viveri da paracadutare alle formazioni partigiane delle Langhe.

 

IL PROGRAMMA

Sabato 16 settembre 2017 dalle ore 11:00

Bergeria Gran Miol – quota 2440 mt.

Ore 11.00 – Alzabandiera Italiano e Americano

Ore 11.15 – Saluto Autorità: Consiglio Regionale del Piemonte – Sindaco Sauze di Cesana –  Brigata Alpina Taurinense – Saluto del rappresentante dell’Associazione Aero-Re.L.I.C. (Research, Locate and Identify Crashes) che nel 1992 ritrovò e mappò  i resti del B17

Ore 11.30 Santa Messa celebrata dal Parroco di Sauze di Cesana Don Paolo Molteni in suffragio dei 9 militari americani caduti

Al termine della cerimonia civile e religiosa verrà preparato un pranzo al campo con polenta, salsiccia e formaggio dall’A.N.A. di Pianezza.

Ore 14.30 Salita, a piedi, al monumento commemorativo (2800 mt).

Il tratto di strada da ponte Montenero alla Bergeria del Gran Miol ancorché in  buone condizioni, presenta tratti di notevole pendenza. Per coloro che non potessero salire con mezzi propri o a piedi, sarà garantito  il trasporto con mezzi messi a disposizione da Associazioni combattentistiche e volontari.

In caso di maltempo la cerimonia si terrà nella Chiesa Parrocchiale di Sauze di Cesana e il pranzo nell’hangar dell’eliporto di Sauze di Cesana.

 

I FATTI

“……Il 10 settembre del 1944 volava un B17 dell’855 gruppo bombardieri dell’ USAF – Miss Charlotte- con 9 uomini di equipaggio- proveniente da Algeri e destinato a paracadutare viveri, armi e munizioni alle formazioni partigiane cuneesi.

Miss Charlotte a causa di una tempesta di neve aveva perso la rotta spostandosi troppo verso nord rispetto alle valli di Cuneo. Era riuscito a infilarsi nella valle Argentera attraverso il Passo di  Frappier ( 2891 mt.)  e, soprattutto,  a  evitare miracolosamente  il Gran Queyron  (3060 mt.) a sinistra e la cima Frappier (3030 mt.) e arrivare sopra Sestriere. Li il comandante si era reso conto di aver sbagliato rotta e presumibilmente decise di tornare ad Algeri facendo rotta a sud/sud ovest. Pensando di essere a una altezza sufficiente per superare lo spartiacque della valle Argentera si andò  a schiantare sulla  cresta che porta al Gran  Miol (2995 mt)  esplodendo, tra le rocce che dividono le due biforcazioni della valle Argentera – la Valle del Gran Miol e la Valle Lunga.

Per i nove  uomini dell’equipaggio (il pilota John R. Meyers, il Copilota Darl J. Heffelbower, il navigatore Ian S. Raeburn, Bombardiere Raymond L. Wilson, l’operatore Radio Ernest G. Kolln, e gli addetti alle mitragliere Donald C. Pullis, Robert B.Lloyd, Louis H.Simpson e Walter H.Bildstein) non ci fu scampo.

Il primo ad accorgersi di quello che era successo fu il capitano della milizia  Vittorio Bianco stanziato a Sestriere che in quella notte di neve e nebbia sentì  dapprima il rombo dell’aereo che sorvolava Sestriere, che riprendeva la rotta verso sud e poi l’esplosione.

I resti dei piloti vennero prima tumulati a Sauze di Cesana e poi, a guerra finita, raccolti da due ufficiali americani e  sepolti prima in un cimitero militare americano presso Pisa  e dopo due anni trasferiti negli Stati Uniti…..”.

Docufilm

La storia della missione e della commemorazione è diventata un docufilm che abbiamo presentato al Valsusa Film Festival nell’aprile scorso.

 

Info: Alessandro Battaglino 347-5700157