Rispondendo a una sollecitazione del leader della Destra Francesco Storace che gli chiedeva di mantenere l’impegno, assunto in campagna elettorale, di intitolare a Giorgio Almirante una via di Roma, il sindaco della Capitale Gianni Alemanno ha informato che una pratica in tal senso è già stata istruita presso gli uffici competenti. Almirante, secondo Alemanno è stato “un grande italiano che ha spinto la destra verso la democrazia”.
Immediata la presa di posizione della sezione di Roma dell’ANED, che ha diramato questa nota:
L’ANED (Associazione Nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) di Roma ritiene ripugnante che a 68 anni dalla deportazione politica di 330 cittadini romani, avvenuta il 4 gennaio 1944 verso il Lager di Mauthausen, e a 73 anni dalla promulgazione delle Leggi Razziali fasciste venga avanzata la proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante.
Almirante fu il segretario di redazione della rivista La difesa della razza (quindicinale che tra il 1938 e il 1943 fu l’espressione più diretta del razzismo del regime fascista), caporedattore del Tevere, periodico distintosi per una campagna antiebraica già prima delle leggi razziali, e uno dei firmatari de Il manifesto della razza, che aprì la strada alla legislazione razziale in Italia. Inoltre aderì e sostenne convintamente la Repubblica Sociale di Mussolini, che incarcerò, fucilò e deportò gli oppositori politici e i partigiani che combattevano per la libertà, firmando lui stesso ordini di fucilazione di partigiani e patrioti, e fu complice delle deportazioni degli ebrei da parte dei nazisti.
L’Aned ricordando che Roma, città Medaglia d’Oro per la Resistenza , fu tragico teatro di numerose deportazioni e della più grande razzia di ebrei italiani, quella del 16 ottobre 1943, invita fermamente il sindaco Gianni Alemanno a ritirare la proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante e inoltre chiede al prefetto di vietare la manifestazione indetta per il 7 gennaio a Roma dai gruppi neofascisti romani e nazionali, in occasione dell’anniversario degli omicidi di Acca Larentia.
I deportati sopravvissuti ai Lager ed i familiari dei deceduti invitano la cittadinanza ad una forte e seria vigilanza nei confronti di ogni atto di violenza.
Roma, 3 gennaio 2012