Nello scorso agosto 2019 l’Associazione Ex Deportati nei campi nazisti (ANED), l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e la Comunità Ebraica di Roma (CER) venivano dolorosamente colpite dalla scomparsa diGrazia Di Veroli Vice Presidente della Sezione ANED di Roma, Consigliere nazionale, rappresentante italiana nel Comitato Internazionale di Auschwitz. Grazia, ebrea romana, orgogliosamente figlia di un partigiano e appartenente a un numeroso gruppo famigliare, i Di Veroli e i Piazza, colpito e sconvolto duramente dalle persecuzioni e dalla deportazione razziale, fin da giovane studentessa aveva collaborato con l’ANED nazionale e di Roma, curando tra l’altro e in particolare l’iter delle domande per l’ottenimento dell’assegno vitalizio spettante ai superstiti dei lager.
Questa attività l’ha portata a conoscere molti superstiti e le loro vicissitudini, raccogliendo preziose testimonianze quale intervistatrice della Shoah Foundation. Laureatasi in pedagogia con una tesi sulla deportazione ebraica e sui campi di sterminio, pur dovendo poi lasciare l’impegno quotidiano con la Sezione Aned per avviarsi ad altra attività, non faceva mancare il suo costante, prezioso contributo sia all’ANED che alle Istituzioni ebraiche.
Grazia aveva approfondito le sue ricerche e i suoi studi sulla Shoah e sulle Deportazioni conseguendo un Master a Roma e specializzandosi ulteriormente a Gerusalemme, Parigi, Berlino. Un ricco bagaglio storico e culturale che ha portato come essenziale contributo sia negli incontri con gli studenti che nell’ambito dei numerosi corsi di formazione con gli insegnanti. E più in particolare rendendo quanto più stretti e proficui i rapporti non solo con i superstiti romani dei lager, politici ed ebrei, ma anche con le istituzioni ebraiche e con le Amministrazioni pubbliche e dello Stato a tutti i livelli.
Autrice del libro “La Scala della Morte. Mario Limentani da Venezia a Roma, via Mauthausen”, collaborò anche alla realizzazione del film “Il servo ungherese” e di documentari quali “Roma 1944. L’eccidio delle Ardeatine” e “Oro macht frei” nonché di importanti mostre. Migliaia di studenti hanno appreso e approfondito dalla sua voce la loro conoscenza dello sconvolgente dramma della deportazione; centinaia sono stati gli insegnanti da lei sollecitati a realizzare percorsi di conoscenza e di Memoria. Di questo assiduo lavoro sono testimonianza anche le visite dei giovani ai lager: Mauthausen, Dachau, Auschwitz, Ravensbrück, Sachsenhausen.
Per onorare il suo ricordo e per proseguire nell’impegno che ha caratterizzato tutta la vita di Grazia, l’ANED e l’UCEI hanno voluto indire un BANDO BORSE DI STUDIO PER TESI DI LAUREA destinato a Tesi che abbiano come temi l’occupazione nazifascista dell’Italia, la Resistenza e le deportazioni. E come Grazia avrebbe voluto, ancora rivolgendosi ai giovani perché conoscano e conoscendo possano vivere in libertà, in un Paese giusto e civile dove razzismo, antisemitismo e violenza siano banditi per sempre.
Sia il suo ricordo di benedizione.