Il fondo è costituito dall'archivio dell'Aned nazionale, ente ancora attivo con sede in via S. Marco 49 a Milano, e raccoglie documentazione dalle origini dell'ente ad oggi. Nello specifico, si estende per un arco cronologico dal 1945 al 2008, con antecedenti dal 1921 al 1944, originali o in copia, presenti come allegati o come sezione documentaria; contiene anche un documento in copia risalente al 1849.
Ha una consistenza di 1455 fascicoli, distribuiti in 337 buste, ed è conservato, a titolo di proprietà, presso la Fondazione Memoria della deportazione Biblioteca archivio Pina e Aldo Ravelli di Milano, in via Dogana 3.
Il complesso documentario unisce carte di carattere prettamente amministrativo, collegate a nascita, direzione, contabilità e personale dell'associazione, con atti concernenti l'attività istituzionale di assistenza agli ex deportati e ai loro familiari, di valorizzazione del contributo dei deportati alla causa della Resistenza e di riaffermazione degli ideali di libertà, giustizia e pace; una cospicua parte del fondo è dedicata alla raccolta di documenti sulla storia della deportazione e del contesto politico e sociale che ne fu la causa. Proprio per il fatto di essere costituito da documentazione inerente alla deportazione politica e razziale nei lager nazisti in tutti i suoi aspetti, l'8 settembre 2004 l'archivio dell'Aned viene dichiarato di interesse storico particolarmente importante da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, che lo sottopone, altresì, alla disciplina del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio). L'inventario è pubblicato on-line sulla Guida della rete INSMLI (
http://www.italia-resistenza.it/risorse-on-line/servizi-archivistici/). La consultazione di tale inventario è ottimizzata per Windows Explorer.
La documentazione viene versata alla Fondazione in più riprese, a partire dal 1999 fino all'ultimo deposito del marzo 2010. Una sezione considerevole del fondo è conservata, inoltre, in altra sede, presso l'istituto Isec di Sesto San Giovanni, dove si registrano due depositi, uno nel 1983 e uno nel 1996, seguiti da altrettanti interventi di riordino e inventariazione informatizzata a cura di Grazia Marcialis, per 72 buste e 259 fascicoli relativi agli anni 1940 – 1996; l'inventario è pubblicato on-line sulla Guida della rete Insmli. Gli atti di uso corrente sono, invece, ancora conservati presso gli uffici dell'Aned nazionale, nella sede di via S. Marco.
Al momento dell'intervento gli atti del fondo presenti nella sede della Fondazione si presentavano condizionati in 288 buste, per 2769 fascicoli relativi agli anni 1919 – 2005; i manifesti, pur essendo descritti nello stesso strumento di corredo, si conservavano a parte.
Esistevano, inoltre, alcuni agglomerati di carte non inventariate, esito di casuali e frammentari depositi dell'Aned avvenuti dopo il 2003. L'ultima consegna di documenti, sempre di carattere e cronologia eterogenei, è andata a incrementare questo nucleo di carte per complessive 7 buste circa, di fascicoli e carte sciolte. Sulla documentazione, ad eccezione di quest'ultimo blocco di carte, nel 2003 era stato realizzato un primo massiccio intervento di riordino ad opera dell'archivista Susanna Massari, concluso con la redazione di un elenco di consistenza sul programma informatico Filemaker e con la formazione di 288 buste. Sempre in quell'occasione venne descritto anche sulla banca dati della rete Insmli, ma solo a livello di fondo.
Il lavoro si configurava come un ordinamento di primo livello, a conclusione del quale il fondo era stato articolato in una struttura complessa, che cercava di ricalcare le principali "aree" documentarie di provenienza per ventuno serie, come segue: amministrazione, scritti, corrispondenza, eventi, documentazione, legislazione, organi direttivi, pratiche, raccolta dati, associazioni, sezioni, rapporti, corrispondenza campi, vita dell'associazione, documenti, documentazione persone, processi, rassegna stampa, documentazione campi, pubblicazioni, strumenti di corredo, materiale iconografico; a queste si sommava una sezione amministrativo – contabile. Ogni area/serie era parcellizzata in numerosi tipi/sottoserie.
L'attuale intervento viene avviato nell'autunno del 2009 come lavoro di revisione, integrazione e informatizzazione del fondo: si rendeva necessario integrare gli atti esclusi dal riordino, sia quelli già presenti in Fondazione, sia quelli che l'Aned era in procinto di consegnare; l'archivio era corredato da un inventario sommario, che si rendeva opportuno arricchire di informazioni e rendere più analitico, con estremi cronologici più precisi e regesti conformi alle norme internazionali.
Il fine ultimo doveva essere la redazione di un inventario informatizzato realizzato con l'applicativo Isis dell'Unesco, per l'immissione sul web nel portale della rete dell'Insmli, a cui la Fondazione aderisce. La prima fase di tale lavoro è consistita nella schedatura di ogni unità (fascicoli). Nella maggior parte dei casi, sono state considerate unità archivistiche quelle già individuate e formate dalla Massari; a queste sono stati aggiunti fascicoli nuovi.