Mi chiamo Marisa Quirico, sezione ANED di Torino. Da anni sono interessata alla storia del Novecento e al tema della deportazione, prima ancora di avere la possibilità di diventare socia ANED. Il mio intervento si inserisce nel discorso dei nuovi linguaggi di rappresentazione della memoria e della storia.

Vi leggo una citazione di George Didi- Hubermann:

“…occorre prestare alle immagini la stessa attenzione che si presta alla parola dei testimoni.”

Io e il mio compagno Renzo Carboni, fotografo indipendente, abbiamo fatto viaggi visitando quasi tutti i campi di concentramento e sterminio in Europa, compresi i centri del “T4”, viaggi che si sono successivamente concretizzati in proposte di percorsi narrativi attraverso  immagini e parole che dialogano tra loro per costruire memoria.

Le immagini, rigorosamente analogiche e in B/N sono state elaborate da Renzo in camera oscura e corrispondono a scatti effettuati sui luoghi visitati ma sono anche il risultato di costruzioni di immagini suggerite dai testi stessi, come nel caso della mostra “Ravensbrück tra scrittura e fotografia” dove tutte le didascalie sono costituite da brani tratti dal libro “Le donne di Ravensbrück” di  Lidia Beccaria Rolfi e Anna Maria Bruzzone. Sono state utilizzate anche tecniche di intervento come quelle operate da Man Ray per realizzare i suoi “Rayogrammi”.

Vi leggo un passo scritto da Renzo per accompagnare la prima mostra che abbiamo esposto:

Il fotografo che vorrebbe rendere in immagini cose inaccessibili alla comprensione degli uomini liberi si domanda: che fare? Come procedere in quei luoghi ormai spogli di quell’umanità dolente che ha segnato indelebilmente la storia dell’Europa?”

Le mostre fotografiche che mettiamo a disposizione rappresentano il tentativo di dare risposte a queste domande. Le sezioni interessate potranno prendere contatti con

o con la sezione ANED di Torino

Marisa Quirico