A poche settimane dalla grande Cerimonia internazionale che ancora una volta ha visto molte migliaia di persone ricordare l’anniversario della liberazione senza alcun preavviso sono iniziati all’interno del campo imponenti lavori per costruire una torre di cemento armato che nelle intenzioni delle autorità di Vienna dovrà ospitare un ascensore per consentire ai disabili di superare il dislivello tra il cortile delle autorimesse e l’ingresso dell’area in cui erano rinchiusi i prigionieri.
Un sito storico, arrivato fortunosamente presso che intatto dopo 80 anni (il lager aprì nel 1938, subito dopo l’annessione dell’Austria al Reich nazista) viene violato e stravolto con un intervento destinato a mutare per sempre la percezione dei visitatori.
Contro questo intervento hanno preso una dura posizione il Comitato Internazionale di Mauthausen (CIM, l’organismo che rappresenta gli ex deportati, e che ha al proprio interno delegazioni di 23 nazionalità diverse) e anche, qualche giorno dopo, i presidenti di tutti i principali campi nazisti riuniti a Milano per iniziativa dell’ANED. Nel corso di un teso incontro con il “Kuratorium” dell’Ente federale austriaco preposto alla tutela del campo, lo scorso 10 luglio, a Vienna, Guy Dockendorf, presidente del CIM ha chiesto con decisione che la torre di cemento sia smantellata e che sia ripristinato lo stato originario. Tanto più, ha ricordato, che da sempre esiste un ingresso per i disabili fisici, che possono entrare (ed entrano) nel campo dalla strada che costeggia il muraglione della fortezza del Lager.
La scandalosa vicenda dell’ascensore rimanda del resto a quella, ancora più complessa, della gigantesca scala in granito di 186 gradini – la “Scala della Morte” – che unisce l’area del Lager alla cava di granito sottostante.
Già nello scorso maggio, in occasione della Cerimonia internazionale, il governo di Vienna ha annunciato che quella costruzione “non è a norma” (!) e che quindi deve restare chiusa a tempo indeterminato. Se l’approccio del governo di Vienna è quello grossolano e maldestro concretizzatosi nell’assurdo ascensore in costruzione nel piazzale delle autorimesse, c’è di che essere davvero preoccupati per la tutela di uno dei luoghi simbolo del Lager, dove soffrirono e morirono a migliaia deportati provenienti da tutto il continente.