“Settore, distretto”, ma anche abbreviazione di “Revierstube”, “infermeria”; in alcuni Lager si usava il termine “Krankenbau” (v. Ka-Be). Blocco (o insieme di blocchi, come a Mauthausen) dove venivano inviati i malati, previa visita di controllo. A seconda dei Lager, potevano anche essere dotati di attrezzature mediche e chirurgiche, ma il criterio imperante era quello della selezione periodica dei deportati giudicati inguaribili. Diretto ufficialmente dal “Lagerarzt” (medico SS), il Revier era gestito da prigionieri medici (o qualificatisi come tali), che sovente riuscirono a organizzare forme di assistenza e solidarietà, per quanto precarie.

Cfr. “Il Revier di Mauthausen. Conversazioni di G. Calore” di A. Buffulini e B. Vasari, Alessandria, Ed. dell’Orso, 1992.