Una importante mostra a Milano e poi a Genova

Successo di pubblico per la ‘Topografia del terrore” realizzata per la prima volta a Berlino. La struttura della Gestapo e delle SS e le immagini dei processi agli oppositori politici. Il console della Germanìa: “Il simbolo della nostra volontà di costruire una nuova Europa”

Nell’impressionante vasto spazio espositivo del palazzo della Ragione, per incarico della presidenza nazionale la sezione di Milano in collaborazione col Museo di Storia Contemporanea e il patrocinio dell’assessorato cultura del Comune, ha allestito una grande mostra intitolata “Topografia del Terrore” realizzata dall’omonima Fondazione di Berlino. Si tratta della ricostruzione della storia di un quartiere di Berlino nel quale erano concentrati gli uffici del governo nazista che pianificarono, organizzarono e resero operativa la persecuzione degli avversari politici, dei diversi, degli ebrei e il loro sterminio fisico.

Una quantità di documenti e di immagini illustrano la struttura delle polizie, la Gestapo, il Servizio di sicurezza e le SS che, prendendo gli ordini da quegli uffici, hanno represso la resistenza antinazista tedesca, perpetrato i massacri di intere popolazionì nelle retrovie del fronte orientale, realizzato la “soluzione finale del problema ebraico”.

Una messe di informazioni, in gran parte inedite e comunque sconosciute al pubblico italiano, spiega l’affluenza e il grande successo di questa mostra che, dopo Milano, verrà presentata a Genova e probabilmente in altre località. Contemporaneamente, in collaborazione coi Goethe Institut Mailand, una serie di conferenze tenute da eminenti personalità della cultura tedesca e un ciclo di rappresentazioni cinematografiche ha completato l’iniziativa, mentre il Teatro Stabile di Parma ha ripresentato l’Istruttoria di Peter Weiss e il Settore Educativo della provincia di Milano ha, per la terza volta, organizzato una giornata di studio per insegnanti di scuole medie. La stampa e la televisione hanno dato ampio risalto all’iniziativa svolta sotto la denominazione “scavando nella memoria di un passato che stenta a passare”. Prima dell’inaugurazione della mostra il console generale della Germania, assieme agli assessori alla cultura di Berlino e Milano e alla presenza dei presidenti e delle delegazioni delle associazioni partigiane e dell’ANED, hanno deposto una corona davanti alle lapidi, che sotto la Loggia dei Mercanti, ricordano i milanesi caduti nella guerra di Liberazione.

Inaugurando poi la mostra, alla presenza di un folto pubblico, dopo aver ringraziato l’ANED per l’iniziativa, lo stesso Console ha affermato testualmente. “Per noi tedeschi questa mostra è importante. li futuro si fonda sul passato e il passato tedesco è profondamente radicato nella memoria dei popoli perché la loro sofferenza per colpa nostra è stata grande. Ma anche molti tedeschi hanno subito la violenza dei nazisti e hanno, anch’essi, il diritto di essere ricordati. La memoria è lo strumento per vincere gli spettri del passato. Questa mostra vuole essere il simbolo della nostra volontà di costruire una nuova Europa”.