L’Assemblea della sezione di Trieste
L’obiettivo di “fare piena luce sulle dolorose vicende provocate dal nazifascismo”. Il sostegno al processo di pace, di apertura e di collaborazione. La tutela delle minoranze etniche in Italia, Slovenia e Croazia e la stretta collaborazione con tutte le forze della Resistenza
Al termine del Congresso della sezione di Trieste il 9 febbraio scorso, è stato approvato questo documento: “Gli ex deportati nei campi di concentramento nazisti, riuniti il 9 febbraio ’95 nella X assemblea congressuale dell’Aned di Trieste, manifestano grave preoccupazione per il clima di restaurazione conservatrice che certe forze vorrebbero imporre in Europa, inclusa l’Italia e la nostra regione, proprio mentre ricorre il 50° anniversario della Resistenza, e riaffermano il proposito di partecipare nella più larga misura possibile alle manifestazioni del 50°, contribuendo così all’azione contro i propositi della destra, contro il revisionismo storico, contro i tentativi di far rivivere il fascismo del passato nell’intolleranza di oggi. “L’assemblea propone all’Aned i seguenti obiettivi specifici per la nostra regione: intensificare la polemica contro il revisionismo storico che tenta di stravolgere la realtà dei campi di concentramento; contribuire a fare piena luce, sul piano storico, sulle dolorose vicende provocate dal nazifascismo dal 1920 al 1945 e nell’immediato dopoguerra: rendere giustizia a tutti coloro che ne sono rimasti vittime, che hanno subito gravi torti, che hanno dovuto esulare dai luoghi natii; sostenere il processo di pace, di apertura e collaborazione verso tutti i paesi vicini, assicurare piena tutela alle minoranze etniche in Italia, Slovenia e Croazia, sottraendole ad ogni strumentalizzazione e facendone elementi fondamentali della politica di collaborazione e di sviluppo della democrazia in tutti i paesi confinanti. “Tutto ciò in unità d’intenti e di sempre più stretta collaborazione, anche organizzativa, con tutte le associazioni della Resistenza”.