Deportati dopo gli scioperi del marzo ’44 alla Spezia

Ricordate all’OTO Melara le vittime della repressione nazista. Una targa celebra quei giorni di epica lotta

 

Nel quadro delle celebrazioni del cinquantennario della lotta di liberazione nello stabilimento “OTO Melara” di La Spezia è stato ricordato lo sciopero insurrezionale del 10 marzo ’44 che coinvolse i maggiori stabilimenti dello spezzino; oltre alla stessa “OTO”, il cantiere navale Ansaldo, lo Jutificio Montecatini e molte altre piccole e medie industrie della città.
Alla presenza delle maestranze, riunite nel piazzale dello stabilimento, hanno parlato la presidente della sezione Aned Bianca Paganini e il senatore Flavio Bertone.
La presidente dell’Aned ha tracciato la storia della lotta operaia nella provincia che ha portato al successo dello sciopero del 10 marzo ’44 ed ha ricordato i 12 operai che hanno pagato con la deportazione nei campi di sterminio il loro impegno nell’organizzazione di detto sciopero. Essi erano: Dora ed Elvira Fidolfi dello Jutificio; Michele Castagnaro, Pietro Milone, Ioriche Natali, Giuseppe Sanvenero dello stabilimento “OTO”; Armando Cialdini, Ubaldo Colotto, Filippo Dondoglio, Mario Pistelli e Giuseppe Tonelli del “Cantiere Muggiano”; Oreste Bruzzolino dell’officina Bargiacchi. Di essi soltanto 3 torneranno dall’inferno dei Lager.
Bianca Paganini si sofferma in particolare sulle figure di Mario Pistelli e Ioriche Natali che, tornati da quella terribile esperienza, ripresero la lotta per l’emancipazione della classe operaia e furono testimoni in seno all’ANED di quel “Mondo fuori dal mondo” che furono i Lager nazisti; entrambi ressero la Sezione spezzina come presidenti e furono apprezzati consiglieri nazionali.
Ha preso quindi la parola il Senatore Flavio Bertone che ha ricordato alle maestranze le difficoltà e la pericolosità della lotta clandestina sotto la dittatura fascista e l’occupazione tedesca e li ha esortati a non dimenticare che la loro libertà è nata dalla determinazione e dal sacrificio di chi aveva saputo lottare a rischio della vita per la pari dignità di tutti i lavoratori.
Da parte dei sindacati sono state consegnate medaglie ricordo ai familiari dei caduti ed è stata scoperta una lapide commemorativa di quei giorni di epica lotta.

 

Dalla scuola media “Taricco” di Cherasco

Sig. Travaglia non dimenticheremo!
 

Gentilissimi signori Angelo Travaglia e Libero Porcari, siamo i ragazzi delle classi terze della scuola media di Cherasco.
Abbiamo ascoltato con grandissimo interesse e intensa partecipazione le vostre parole riguardo il nazismo, il fascismo, i campi di concentramento, durante l’incontro che avete avuto con noi. Soprattutto ci ha colpito la testinionianza diretta dei Lager nazisti di Angelo Travaglia,
Le sue parole semplici e comprensibili, il materiale fotografico ci hanno illustrato una realtà terribile, priva di ogni umanità. Da tutto cir ci viene un insegnamento: noi giovani, che saremo i protagonisti della società del domani, non dobbiamo odiare, ma non dobbiamo neanche dinienticare perché in futuro non si ripetano gli orrori, le cattiverie, le disumanità del nazismo.
Grazie ancora.

Gli alunni delle classi 3*A e 3*B di Cherasco