Il messaggio dell’Aned in occasione della posa della prima pietra del centro parrocchiale di Varese dedicato a San Massimiliano Kolbe

 

L’Associazione Nazionale Ex Deportati Politici nei campi di sterminio nazisti, che rappresenta tutti i familiari delle vittime e tutti i superstiti dei campi di sterminio, senza distinzione di collocazione politica o di fede religiosa, partecipa, con commozione e con profonda convinzione del suo alto valore sociale e civile, alla cerimonia della posa della prima pietra dell’erigendo Centro Parrocchiale dedicato a Padre Massimiliano Kolbe.
Oggi, come non mai, è indispensabile che ai giovani siano offerte occasioni, sempre più numerose e diffuse, di conoscenza di ciò che fu e delle cause di ciò che sconvolse e devastò un tempo non lontano i popoli d’Europa e del mondo. Solo la conoscenza può rendere gli uomini veramente liberi nella loro scelta di vita e nel loro impegno sociale.
Il dedicare un centro parrocchiale, una scuola, una strada, una piazza a un protagonista della lotta dei popoli contro la barbarie nazista o ad un luogo che – ricordando il sacrificio e le ragioni della loro lotta di undici milioni di uomini sterminati dal nazifascismo nei campi di Mauthausen, di Dakau, di Ravensbruck, di Bergen Belsen o di Auschwitz – significa stimolare la ricerca e la conoscenza storica, significa indicare ai giovani, nel rispetto della verità, le uniche, sicure coordinate, ispirate alla solidarietà, entro le quali sia possibile collocare il proprio impegno ed il propno amore per la libertà, per l’eguaglianza, per la giustizia e per la pace.
E con questi sentimenti che l’Associazione degli ex deportati politici è, oggi, qui presente, accanto a tutti coloro che rendono omaggio a Padre Massimiliano Kolbe.

Aned – Il Presidente Sen. Avv. Gianfranco Maris