Un’altra tavola rotonda a conclusione ha riepilogato gli scopi del Convegno e ha valutato il grado di aderenza dei risultati emettendo un giudizio positivo che ha coinciso con l’impressione del pubblico composto in larga parte di giovani che per tutta la durata del Convegno ha gremito la sala del Consiglio regionale e con quella dei nostri Compagni provenienti da altre sezioni dell’Aned. Durante lo svolgimento dei lavori in un locale adiacente era esposta la Mostra della Deportazione allestita dall’Istituto Storico di Modena con la consulenza dei Prof. Enzo Collotti, che era stata inaugurata a Carpi.
A chiusura del Convegno ha parlato il compagno Gianfranco Maris mentre Alberto Todros aveva parlato in apertura.
Un’acquaforte commemorativa del pittore Cordero che rappresenta simbolicamente un albero secco dentro i reticolati e un albero con le foghe fuori dalle barriere è stata regalata dal Consiglio Nazionale ai partecipanti al Convegno.
Il Convegno ’86 è per ora una stazione di arrivo, ma il viaggio potrà proseguire, di un cammino incominciato cinque anni fa con le interviste agli ex deportati residenti in Piernonte, che ha comportato una complessa e molto impegnativa rete di rapporti con l’Università, gli Istituti storici, il Comitato scientifico, gli intervistatori e gli intervistati e con gli Enti finanziatori, con il Convegno ’83 sul Dovere di Testimoniare come tappa intermedia, con la pubblicazione dei libri: Saggi sulla Deportazione e Vita offesa. E’un programma unico strettamente interdipendente. Tutto ciò ha contribuito ad arricchire e a qualificare l’attività culturale dell’Aned. .
In queste settimane è in corso presso la Segreteria del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza, il lavoro di preparazione per la pubblicazione degli Atti. Il volume di particolare interesse per coloro che si occupano di didattica della Storia e di storia orale nonché per tutti coloro che hanno a cuore la trasmissione dei nostri valori sarà apprestato entro breve ternrine.