Allieve dell’istituto “Einaudi” di La Spezia in visita ai Lager
Dal 6 all’11 maggioun gruppo di alunne dell’I.P.S.C.T. “L. Enaudi” ha visitato i campi di sterminio nazisti in occasione del pellegrinaggio annuale organizzato dall’Aned per la manifestazione internazionale al campo di Mathausen. Un’occasione e un’esperienza unica non solo per gli studenti dell’Istituto ma anche per Erin Mc Cuaig, una ragazza canadese inserita nella classe in seguito a un rapporto di scambio interculturale. Le riflessioni dei giovani sono il commento più eloquente della validità dell’iniziativa.
Queste le considerazioni delle ragazze dell’Einaudi, lette durante la premiazione di fine anno.
“Non è facile cercare di raccontare ciò che abbiamo visto, sentito e provato. Prima di partire ci eravamo documentate ed avevamo cercato di approfondire la nostra conoscenza sui campi di concentramento. Fra l’altro, avevamo provato anche ad immaginare le esperienze e il trattamento subito dai deportati: ciò non è servito ad attutire le nostre emozioni alla vista e all’ascolto di quanto è accaduto in quel periodo. “Siamo partite piene di interesse, ma nessuna di noi pensava che questo viaggio avrebbe cambiato la nostra vita.
Il giorno più emozionante è stato quello della visita al campo di Mauthausen: c’era un grande silenzio; nell’aria la voce degli ex deportati che ci raccontavano le loro storie e in noi si insinuava una straria sensazione, non siamo riuscite a trattenere le nostre emozioni. Nessuno parlava, non ne sentivamo il bisogno: l’angoscia, il dolore e la paura si manifestavano da sole… erano ancora là dentro.
“Questo è stato il giorno che ha segnato tutto il viaggio, ed è per questo che scriviamo; è per questo che vogliamo ringraziare i membri dell’ANED: grazie per averci dato l’opportunità di ascoltare le vostre testimonianze, perché così anche noi potremo essere testimoni. Ci avete dato un’opportunità incomparabile e speriamo di essere in grado di usare la nostra esperienza nel migliore dei modi.
“Vorrernirio dare infine un consiglio a tutti quanti: se ne avete la possibilità partecipate a questo viaggio il prossimo anno, perché è un’esperienza fantastica. Segnerà la vostra vita, vi farà vivere emozioni che mai avete provato e vi sentirete vivi e utili per la società. Può sembrare strano, ma è impossibile capire tutto questo senza viverlo.
“Ancora un grazie infinito all’Associazione ex Deportati ( a tutti coloro che hanno partecipato al viaggio. Confidiamo in un altro viaggio, magari il prossimo anno”.
Le ragazze della classe 4ªD