Interventi al XVIII Congresso nazionale dell’ANED

Ore 10.15: Mari Pagani dà alcune spiegazioni logistiche e organizzative e Lucia Tubaro spiega il logo, la borsa  la maglietta del Congresso e il calendario di Aura Pasa

Ore 10.20: Dario Venegoni apre il lavori  con un benvenuto a nuovi e vecchi delegati e dà la parola a Laura Fontana, responsabile Attività Educazione del Comune alla Memoria del Comune di Rimini

Ore 10.22: Laura Fontana porta il saluto della Città di Rimini e rammenta la lunghissima tradizione della città per la memori delle Deportazioni. Riguardo al nuovo corso politico si rammarica del mancato insegnamento nelle scuole, anzi della sua demolizione, che ha portato a sgradevoli conseguenze

Ore 10.32: Dario Venegoni, alla presenza del notaio, illustra brevemente le novità che modificano lo Statuto vigente che erano state discusse nelle assemblee di sezione e in due affollati incontri online. ANED, aderendo al Terzo Settore, modifica la sua sigla in ANED ETS, ma mantenendo finalità e obiettivi di sempre e la sua articolazione organizzativa territoriale. Sono cambiate invece le denominazioni degli organi dell’associazione: Congresso diventa Assemblea Nazionale (con un delegato ogni 35 iscritti); la Presidenza diventa Consiglio Nazionale con i componenti che passano da 5 a 9. Le Sezioni sono autonome nella loro organizzazione e di conseguenza dovranno avere un loro statuto. Il nuovo statuto prevede la registrazione del libro soci, del registro delle assemblee e dei libri contabili.

Ore 11.17: inizia il dibattito. Floriana Maris riafferma il ruolo della Fondazione Memoria della Fondazione rispetto all’Associazione e agli adempimenti di conferimento di documenti e quant’altro, ripercorrendo la storia delle relazioni fra i due enti ed esprimendo ”amarezza e tristezza che l’ANED voglia cancellare la FMD”, chiede il ripristino della vecchia dizione in omaggio alla storia e ai valori. Massimo Fornaciari di ANED Pisa condivide l’intervento di Floriana (?). Ivano Mariconti ribatte a Floriana Maris. Filippo Biolè di Genova interviene sui criteri di rappresentatività che danneggerebbe le sezioni più piccole. Fabrizio Tosi di Bologna risponde a Biolè spiegando che non ha senso la contrapposizione numerica, ma che deve valere il criterio delle attività. In ogni caso, col nuovo statuto, nessuna sezione viene penalizza. Marco Balestra spiega i motivi delle scelte fatte per tutelare la rappresentatività delle sezioni piccole. Il notaio legge il testo di legge relativo al patrimonio confermando che il testo dello statuto è conforme perfettamente alla legge. Gianluca Maris chiede di inserire esplicitamente nell’art, 22 la FMD fra i destinatari del patrimonio. XXX  interviene sull’art. 23. Dario risponde a Floriana ricordando che Gianfranco Maris affermava la preminenza di ANED su FMD e accoglie la proposta di Gianluca Maris di integrare l’art. 22,  suggerisce quindi la modifica del testo con l’inserimento che la devoluzione dei sia data “alla FMD e …”. Cantoni di Parma richiama la priorità della FMD. Dario pone in votazione la nuova formulazione dell’art. 22 con l’astensione di Floriana Maris e la nuova formulazione dell’art. 23, approvato all’unanimità. Propone quindi la votazione dei commi 1-2-3 dell’art. 9 con 3 contrari (Biolè, Fornaciari, xxx)-

Ore 12.21: viene quindi posto in votazione l’intero testo del nuovo statuto che viene approvato con l’astensione di Fornaciari.

La seduta viene sospesa per il pranzo.

Si riprende alle 15.00

Relazione di Dario Venegoni – v. allegato

Ore 16.05: Interviene Gianfranco Pagliarulo. Sovranismo e conservatorismo come reazione alla globalizzazione, richiudendosi nei propri confini, rifugiandosi nell’autoritarismo, protezionismo, nazionalista, oscurantista: parole chiave. La vittoria della Meloni arriva da almeno 28 anni (1994 Berlusconi) come conseguenza della globalizzazione, delle trasformazioni sociali, della deindustrializzazione, dell’individualismo diffuso. Obiettivi del Forum come luogo unitario.

Ore 16.26: Anna Steiner interviene come iscritta ANED e membro del CdA della FMD di cui auspica un lavoro comune. Bisogna superare la divisione della sinistra che è una delle cause dell’affermazione delle destre. Esprime un accorato appello a lavorare insieme e a conferire i documenti alla FMD. Fare riferimento alla cultura che stava dietro i partiti che è ben diversa dal “credere, obbedire, combattere”. Interviene Alessio Mantellassi, ANED Empoli, che apprezza i temi della manifestazione per la pace del 5 Novembre. Racconta la sua esperienza con i ragazzi di una classe delle medie che cantavano Faccetta nera e le X particolari (svastiche) e i problemi delle risposte da dare al bombardamento mediatico che “forma” al di là della scuola. Propone una campagna di tesseramento. Ambra Laurenzi analizza alcune cause della sconfitta elettorale nella perdita del progetto. Richiama il patrimonio ideale, etico e valoriale trasmesso dai deportati. Invita a riflettere sul significato delle “parole”: es. “libertà” abusata dai no-vax vs. libertà-solidarietà. ANED è apartitica, ma non apolitica. Giulia Romagnoli ricorda il patrimonio ideale e di valori di ANED e la necessità di educare e di affrontare le sfide sul tappeto facendo lotta Politica. Simone Falco, ANED Savona-Imperia, citando Lidia Menapace pone l’accento sulla rimozione collettiva della Memoria. Gianni Focacci sottolinea la necessità di dare le tessere a chi si impegna ad una relazione attiva con la Memoria. Importante modificare il linguaggio per le attività di formazione anche “dentro” l’ANED. Importante ricordare il contributo degli ebrei nella Resistenza e aprirsi con le altre associazioni, oltre che fare un DB condiviso delle estensioni. Giuliano Banfi, ANED Milano, la pandemia ci ha costretto a trovare nuovi strumenti di comunicazione e cita i “Giovedì del Parri” da copiare in modo originale, sfruttando filoni come la cinematografia, l’arte i libri, ecc., producendo iniziative “esportabili”. Aldo Pavia, Aned Roma, pone la questione di “cosa” e degli obiettivi che ci poniamo, compreso il linguaggio. Ricorda la differenza del significato della scelta nel racconto delle deportazione. Salvatore Passaro, ANED Verona, come si passa da una generazione all’altra, distinguendo fra ricerca e politica in ANED, fra memoria e storia: facendo formazione attiva e didattica laboratoriale. Cantoni, ANED Parma, citando Sun Yun, teorico militare cinese, parla della indifferenza verso le ritualità fasciste che spiega in parte il neofascismo. Tosi , ANED Bologna, affronta il tema dell’approccio con i giovani. Lucio Monaco, ANED Torino, pone a questione dei deportati nei KZ dei militari dei coatti e ricorda gli eventi del centenario 1943 (scioperi del ’43, ecc.). Giorgio Oldrini , direttore del Triangolo Rosso, parla delle ricerche politico-storiche e di comunicazione. Tiziana Valpiana, ANED Verona, interviene contro la guerra e pone la questione della testimonianza dei luoghi, ripropone la questione del Memoriale di Firenze e ricorda il valore delle storie individuali di moltissimi dei presenti. Marco Angelucci, ANED Torino, propone una riflessione sulla solidarietà intergenerazionale e una serie di progetti pratici che nascano dall’incontro delle esperienze delle quattro generazioni presenti in ANED- Marco Balestra lancia la proposta di fare una ricerca sugli Alpini deportati in modo di partecipare alla sfilata degli Alpini del 2023. XXXXX XXX  “perché” sono successe quelle cose ? per superare le incomprensioni.

5 novembre

Ore 9.25:  Dario apre i lavori della giornata presentando Mario Candotto, 96 anni, partigiano deportato che parlerà domani. Mari Pagani fornisce le indicazioni logistiche per domani, Tiziana Valpiana apre il dibattito. Germano Di Marco ???. Chiara Acciarini. ANED Torino, affronta il tema della pace dichiarandosi d’accordo con Tiziana Valpiana. Parla di storia e insegnamento della storia e di educazione civile. Andrea di Veroli, ANED Roma, affronta il tema del razzismo, dell’antisemitismo e di come si comunica nelle scuole con una lettura politica delle radici e delle cause (G. Maris). Tecnicamente bisognerebbe passare dal DB al Portale della Memoria. Juan Furore, ANED Brescia, è in disaccordo con il continuo invio di armi in Ucraina e il pericolo di escalation. Cita il DB specifico di Brescia in cui Castoldi stava lavorando con alcuni studenti di Brescia. Marco Menin, ANED Verona, insegnante parla di “Fiori di pace”, percorso fra studenti palestinesi e israeliani, per evidenziare dell’ignoranza dell’uso della svastica. Bisogna iniziare dagli insegnanti. Chiara Fornalè, Aned Bologna, racconta il suo percorso di avvicinamento ad ANED tramite l’interesse per la storia, ricorda Gaiani. Coordinamento de progetti di didattica della Memoria. Nipote di Osvaldo Corazza, ANED Bologna, insegnante di ginnastica, cita il caso delle umiliazioni alle “farfalle” per evidenziare le carenze educative. Chiede l’accreditamento MIUR utilissimo per ‘entrare a scuola’. XXX, ANED Imola parla dei viaggi, delle attività e dei film della Memoria, viaggio ad Auschwitz in bicicletta, rapporto interpersonale sulle biografie riprendendo la “vita” dei deportati, mettere in gioco anche il “corpo” nella visita al campo; il “rito” (consegna del foulard), passato e presente, assunzione. ANED Empoli ?Imola.   parla di “emozioni” e di “stupore”: villette a Gusen, scala della morte non a norma XXX ANED luogo di analisi politica trovando una sintesi fra posizioni diverse. Banalizzazione del linguaggio pericolosa: affrontare la complessità! con la chiarezza, dal particole al generale. Mari Pagani, ANED SSG, sancire il cambiamento, nuova familiarità dell’associazione, ANED rinnovata camminando insieme, mantenere la radicalità dei nostri deportati, coordinamento nazionale sulla didattica e sulla comunicazione da mettere in rete e diffondere; partecipazione e comunità. Federica Tabbò (ANED Torino), esemplifica un racconto di “scelta” dalla piccola alla grande storia, legame fra i luoghi della memoria e il vissuto (museo diffuso), emozione e esperienza; provare a costruire commissioni di lavoro, Aneddoti di NED Bergamo come esempio di gestine della memoria innovativo. Gabriele Alberti patto generazionale Maria Peri (ANED Bologna), formazione, didattica della storia, luoghi durante la guerra. Guido Lorenzetti (ANED Milano) Differenza fra Shoah e deportazione politica che diventa peccato originale con il marchio della “sinistra”. Doriana Ferrato (ANED La Spezia) parla del suo lavoro di ricerca e del tesseramento. Marchiò (ANED Cuneo) ricorda suo nonno e il suo primo viaggio. Parla di Borgo San Dalmazzo. Marisa Quirico (ANED Torino): testimoni mentali della deportazione con i nuovi linguaggi (fotografia), 20 viaggi in percorsi narrativi di foto e testi con foto rielaborate. Raffaele xxx (ANED Empoli), tesseramento come relazione interpersonale e rapporto diretto, bene i podcast. Filippo Biolè (ANED Genova) occhei alla costituzione delle commissioni di lavoro. Tema degli strumenti di comunicazioni che, usati male, diventano reati. Carla Bianchi gli ha dato incarico per il risarcimento della strage del Cibeno. Floriana Maris, FMD, condivide con Valpiana la sua posizione sulla guerra, inneggiando al “dialogo”, Memoriale nuovo di Auschwitz, digitalizzazione delle fotografie (?) e catalogazione del patrimonio ANED. Memoriale di Firenze: perché coinvolgere la FMD se esiste un Fondazione a Prato. Come “entrano” queste organizzazioni territoriali nella FMD? Alessandro Padovani (ANED SSG-Monza), ricorda e saluta Lorenzi, Milena e Peppino. Intervento pro Ucraina e necessità di usare le armi. XXX (ANED Pordenone), insegnante elementare e sue esperienze di didattica. Racconta dell’esperienza dei Libri parlati. Gianluca Maris  (FMD) saluto i segni di speranza nella vita dell’ANED. BRAVI. Fahrenheit 451 e mantenimento della memoria. Ricordare i “motivi” dei NO, le idee e una battaglia delle idee. Portare avanti il “noi” rispetto all’ “io”.

Ore 15.17  Inizio seduta pomeridiana. Raffaella Lorenzi (ANED SSG-Monza): parla di catena della “solidarietà” e racconta la sua storia riferendosi alla solidarietà avuta da bambina che riproduce in casa sua dando solidarietà ai profughi oggi. Un racconto tragico, commosso e commovente. Monica Credi (ANED SSG-Monza), definisce il valore dei viaggi, bisogna fare memoria sul territorio (Pd’I) tenendo conto anche della nuova realtà multietnica che vive accanto a noi, con la quale bisogna confrontarsi. Silvana Fabello (ANED Milano) “vi voglio bene”. 50 anni di lavoro nei viaggi della memoria che vanno continuati. Monica Pastorino (ANED Savona-Imperia) insegnante, approva gli altri interventi e pone la domanda di come condividere la memoria al di là degli addetti e divulgarla. Claudio Murelli (ANED Udine) lancia la collaborazione internazionale. Roberto Lepetit (ANED Milano). Laura Tagliabue (ANED SSG-Monza) dopo 20 anni di collaborazione con ANED il bilancio di un lavoro di ricerca significa mettere a fattor comune le varie ricerche locali in una documentazione organica. Marco Steiner (ANED Milano) parla delle Pietre d’Inciampo che ricordano in tutta Europa (100.000) e in Italia (2.000) deportati che hanno perso il nome, invitando le sezioni a richiederle. Libero Tardivo (ANED Ronchi d. L.) si presenta con la tradizione familiare e racconta le esperienze della sua sezione. Leonardo Zanchi (ANED Bergamo) ringrazia per le citazioni di ANEDdoti podcast. Condividere le esperienze facendo un progetto per i giovani. Bene le commissioni. Tiziana Valpiana dà la parola per Dario Venegoni per le conclusioni, e rileva la singolarità dell’assemblea per la passione con cui ha lavorato in questi giorni. Sottolinea il valore e il significato della famiglia grande che è l’ANED, fatta di familiari e di non-familiari, che adesso è straordinariamente arricchito da nuovi apporti.

Ore 17.55  Tiziana Valpiana apre alla votazione per il presidente dell’ANED, ricordando l’apporto di Dario al rinnovamento dell’associazione, che viene eletto all’unanimità. Dario pone in votazione la proposta di fissare in 9 componenti il C.N.: approvata all’unanimità. La nuova gestione dovrà essere più collegiale e verranno create le commissioni. Propone i nuovi nomi: Patrizia Del Col, Alessio Mantellassi, Fabrizio Tosi, Federica Tabbò, oltre alla riconferma della precedente presidenza. Gianluca Maris contesta la “scelta-proposta” perché i nomi vengono calati dall’alto. Federica Tabbò, commossa. Mantellassi accetta. Tosi accetta temporaneamente. La votazione in blocco del nuovo gruppo dirigente di 9 e all’unanimità.