Solenne inaugurazione, a Gerusalemme, del nuovo Museo Yad Vashem, dedicato alla Shoah. Per l’occasione si sono riuniti in Israele oltre 30 capi di stato e di governo, insieme al segretario generale dell’ONU Kofi Annan e decine e decine di ministri degli esteri. Spicca per la sua assenza il governo italiano,a neanche un mese dalle parole impegnative sparse senza risparmio in occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario della liberazione di Auschwitz. In un primo tempo era stata annunciata la partecipazione di Berlusconi. Poi il presidente del Consiglio ha comunicato al governo israeliano che impegni improrogabili lo avrebbero trattenuto a Roma. Occupato anche il ministro degli Esteri Fini, che proprio al Museo Yad Vashem aveva pronunciato, solo pochi mesi fa, impegnative parole di condanna dello sterminio nazista. Impossibilitati a partecipare gli altri ministri, i viceministri e la pletora dei sottosegretari: a rappresentare l’Italia è stato delegato l’ambasciatore.
Il nuovo Museo è 4 volte più vasto del precedente. Occupa un’area di 4.200 metri quadrati, e fa largo ricorso alle tecnologie multumediali per documentare e illustrare lo sterminio nazista nel corso della seconda guerra mondiale. Nuove sezioni sono dedicate all'”arte dell’Olocausto” e alla didattica.
Ulteriori informazioni (in inglese) sul sito del Museo