Il libro ricostruisce per la prima volta il percorso verso la deportazione – e nella maggior parte dei casi verso la morte – di 227 italiani nel campo di Lublino. Alcune decine di questi nomi e di queste storie non figuravano finora in alcun libro di storia della deportazione italiana. Comesi legge nella “Premessa”, “La puntigliosa ricerca di tracce e di fonti ha ridato a molti di loro un nome, un volto, una vita. Questi italiani dimenticati sono così tornati tra noi. Sono ritornati a casa e la loro memoria riposa tra queste pagine“.
Gli autori sono docenti presso l’Istituto Tecnico Guarino Guarini di Torino, e l’idea di compiere questa ricerca l’hanno maturata nel corso di un viaggio della memoria nel campo  insieme ai loro studenti.
Il Lager di Majdanek è uno dei meno esplorati tra i tanti dell’universo concentrazionario nazista. Secondo le stime più recenti in quell’inferno morirono circa 80.000 deportati, di cui circa 60.000 ebrei.

Alla presentazione del 23 maggio participeranno alcuni familiari dei deportati, provenienti da tutta Italia. Alcuni di loro hanno avuto solo da Antonella Filippi e Lino Ferracin, dopo 70 anni dai fatti, notizia certa della morte del loro congiunto nel Lager.

Invito e programma della presentazione