Svastiche nei cimiteri
Delle svastiche sono state scarabocchiate nottetempo sul cancello e anche all’interno del cimitero di Scopoli, e il giorno seguente sul cancello del cimitero di Verchiano, due minuscole frazioni del folignate, provincia di Perugia. Stupisce innanzi tutto che gesti e simboli già visti purtroppo in alcuni cimiteri di grandi città, spesso per profanare tombe ebraiche, siano comparsi in piccoli cimiteri di montagna. Tanto che si è propensi a pensare a gesti dissennati di giovani desiderosi solo di dissacrazione, che non abbiano voluto dare cioè alcun significato politico al gesto, al di là della provocazione.
Ma la svastica è un simbolo preciso, quello del nazismo, l’ideologia che creò i grandi campi di concentramento dove furono uccisi tra stenti fame e malattie milioni di persone. Nel cimitero di Scopoli ci sono le tombe di quattro sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, Mino Micheli, Franco Nardone e Rinaldo Salvati, reduci sa Mauthausen e don Pietro Arcangeli, reduce da Nordlinghen e Kaisheim. Furono tutti presi a Scopoli, uno dei principali centri del rastrellamento nazifascista del 3 febbraio 1944 che costò la deportazione e la morte di decine di persone.
È casuale il collegamento? Può essere. È tuttavia inquietante e rende questo gesto vandalico ancora più esecrabile.
Non vorremmo, tra l’altro, che il gesto di profanare il cimitero di Scopoli in cui riposa anche il corpo di don Pietro Arcangeli, sia legato all’incontro che l’Aned Umbria insieme al comune di Foligno ha dedicato proprio a don Pietro, deportato e prete impegnato, sabato 29 aprile in palazzo Trinci. Sono già in procinto di essere affisse nelle frazioni di montagna le targhe commemorative, volute e preparate dall’Aned Umbria, che ricorderanno i deportati presi intorno a Scopoli.
Anche la cappellina di Cancelli, dedicata per volontà di don Pietro Arcangeli, ai deportati, fu deturpata con il segno delle svastiche all’indomani della sua inaugurazione nel 1966. Sembra quasi una tradizione che viene da lontano!
Olga Lucchi
Segretaria Aned Umbria