La Presidenza dell’Associazione Nazionale ex Deportati nei campi nazisti (ANED), esprimendo
il profondo sdegno di iscritti, superstiti, familiari delle vittime della tragedia dei lager e degli
antifascisti che nell’Associazione operano per la costruzione della memoria delle deportazioni,
è fraternamente vicina all’architetta Adachiara Zevi, fatta oggetto di vergognose minacce e di
un vile quanto incivile atto di razzismo e antisemitismo.
A chi vigliaccamente si cela dietro l’anonimato, ma rivela chiaramente lo squallore della sua
natura, non è certamente gradito l’impegno deciso e costante di Adachiara Zevi nella tutela
della memoria e nell’affermazione dei valori che, anche dalla tragedia delle deportazioni,
hanno trovato la loro consacrazione nella nostra Costituzione.
Ricordiamo la sua azione, soprattutto nella deposizione e diffusione delle Pietre d’inciampo,
per ricordare sul territorio italiano i nomi di coloro – antifascisti, deportati politici, ebrei, rom e
tanti altri – che la furia nazista avrebbe voluto annientare e far dimenticare.
Chi oggi vorrebbe negare i nostri valori costituzionali e ripristinare il razzismo, l’antisemitismo,
la violenza e la sopraffazione sulle persone, che hanno caratterizzato un tragico periodo
sconfitto dalla storia, sappia che i nostri volti e le nostre voci saranno a fianco di Adachiara,
senza alcun cedimento nella difesa di una compiuta democrazia.
Alle istituzioni l’ennesima nostra pressante richiesta affinché adempiano a quanto le leggi del
nostro Paese prevedono nei confronti di chi semina odio razziale e lede i doveri ed i diritti di
chi vuole vivere in una società civile e democratica, nella quale il fascismo e la sua nefanda
eredità non hanno assolutamente posto.
La Presidenza nazionale dell’ANED
Milano, 19 luglio 2018