Boix con la sua macchina fotografica a Mauthausen subito dopo la liberazione

Con una solenne cerimonia, presieduta dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, i resti mortali di Francisco Boix, ex combattente nella guerra civile spagnola ed ex deportato a Mauthausen, sono stati traslati il 16 giugno 2017 al cimitero parigino di Père Lachaise. Giovanissimo fotografo, con i suoi scatti e con i negativi sottratti alle SS in fuga ebbe un ruolo fondamentale nel documentare gli orrori del campo di Mauthausen. Molte delle sue immagini furono utilizzate già nel corso del Processo di Norimberga contro i principali gerarchi nazisti, dove egli fu l’unico spagnolo chiamato a testimoniare.

“Oggi onoriamo un uomo, Francisco Boix, che ha fatto la storia” nella lotta contro Franco e contro il fascismo, ha detto Hidalgo. “Viviamo in un tempo diverso da quello incontrato Boix, ha detto Gerardo Pisarello, giunto in rappresentanza dell’amminisrazione di Barcellona. Ma nutriamo viva preoccupazione per le manifestazioni di intolleranza e per le diseguaglianze in tutta Europa”. “Siamo qui per mantenere la promessa di difendere per sempre la libertà per l’uguaglianza e la fratellanza per cui Boix ha combattuto per tutta la vita”.

La cerimonia al Père Lachaise

Boix ora riposa vicino ai francesi caduti in Spagna nelle Brigate internazionali, e ai monumenti in memoria dei combattenti della resistenza e alle vittime di tutti i campi di sterminio nazisti. Boix, morto a 31 anni a Parigi nel 1951, si trova anche vicino al memoriale eretto in onore dei 10.000 repubblicani spagnoli  morti nei campi di deportazione e dei 25.000 spagnoli che hanno perso la vita nella lotta a fianco delle forze alleate, e coi partigiani francesi durante la seconda guerra mondiale. Non lontano dalla sua tomba quella di Paul Éluard, poeta, comunista e membro della resistenza, e quella della fotografa Gerda Taro, morta nella guerra civile spagnola.

Il trasferimento dei resti di Boix, la cui tomba nel cimitero di Thiais, alla periferia di Parigi, era in pericolo di scomparire, non è stato facile. Sono stati 12 anni di sforzi, ha ricordato Daniel Simon, presidente della Amical de Mauthausen Parigi.

Folta la rappresentanza alla cerimonia dell’Amical spagnola di Mauthausen, guidata dal presidente Enric Garriga. Commosse parole sono state pronunciate da Anna MariaSalomò Boix, nipote del “fotografo di Mauthausen”.

All’Amical spagnola è giunto in questa occasione un messaggio dell’ANED: “Il trasferimento dei resti mortali di Francisco Boix nel cimitero parigino che onora gli eroi della Resistenza e delle battaglie per la libertà – vi si legge – è un riconoscimento all’altissimo prezzo pagato dai combattenti repubblicani di Spagna nella lotta contro il franchismo e il fascismo. Ci inchiniamo ancora una volta al loro ricordo e confermiamo l’impegno di proseguire anche in loro nome nella lotta per la libertà, contro il fascismo e per la giustizia contenuto nel Giuramento di Mauthausen”.