La notizia della scomparsa di Gianfranco Maris si è diffusa immediatamente. A dispetto delle giornate festive, sono moltissimi coloro che hanno voluto partecipare al dolore della famiglia e dell’ANED.

Per ragioni di spazio possiamo registrare solo alcune delle testimonianze pervenute.

Chi volesse scrivere un messaggio di cordoglio all’ANED è invitato a farlo indirizzando a segreteria@aned.it

Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano

Gianfranco Maris ha dedicato tutta la sua vita alla democrazia e alla giustizia a partire da quando, giovanissimo, aderì alla Resistenza e per questo venne deportato prima a Fossoli e poi a Mauthausen. Un’esperienza terribile che Maris ha però sempre voluto ricordare attraverso l’impegno nell’Aned, l’Associazione ex deportati, di cui era presidente. Maris voleva così tenere viva la memoria, specie tra i giovani, delle atrocità del totalitarismo nazifascista, perché solo la consapevolezza di quel tragico passato può evitare che si possa ripetere.

Nel corso della mia attività professionale e istituzionale ho avuto il privilegio di conoscere e frequentare Gianfranco Maris. La sua scomparsa è una grande perdita per me e per la nostra comunità. Ai familiari e agli amici di Gianfranco Maris va il cordoglio e la vicinanza mia personale, della Giunta e della città di Milano che a Gianfranco Maris ha conferito la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza”.

Questa la motivazione della Civica Benemerenza a Gianfranco Maris assegnata nel 1987:

“Partecipò alla resistenza come Comandante di Brigata in Val Brembana. Arrestato a Lecco venne deportato a Mauthausen dove rimase prigioniero fino al giugno 1945. Dopo la Liberazione, iniziò il suo lavoro di avvocato occupandosi in prevalenza di cause politiche e di lavoro. E’ stato Senatore della Repubblica dal 1963 al 1968. E’ presidente della sezione milanese dell’Associazione ex deportati politici ed è vice presidente del Teatro alla Scala”.

Segreteria e Presidenza dell’ANPI

Con profonda commozione e dolore salutiamo Gianfranco Maris, Presidente dell’Aned, già vice Presidente nazionale dell’Anpi e attualmente componente della sua Presidenza onoraria. Comandante di una delle prime bande partigiane che si sono costituite in Val Brembana, nel gennaio del 1944 è arrestato, per delazione, alla stazione di Lecco. Comincia così una drammatica trafila tra il carcere di Lecco, le celle delle SS di Bergamo, quelle del carcere di S. Agata, per finire a San Vittore. Il 27 aprile è avviato al campo di concentramento di Fossoli. Alla fine di luglio  il trasporto verso il campo di Bolzano è il preludio della deportazione: il 5 agosto nel lager di Mauthausen, e poi in quello di Gusen. Il 5 maggio 1945 sarà liberato. Rientrato in Italia a bordo di un’autolettiga di un comando militare italiano, Maris, superato il trauma, si laurea in Legge. Eserciterà la professione di avvocato a Milano, sempre in prima fila nella difesa dei valori della Resistenza e nel ricordo attivo del periodo della deportazione. Senatore per due legislature, è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura.

Ricordiamo, e ricorderemo sempre, un galantuomo della memoria, un rappresentante autentico, intelligente e appassionato dell’Italia migliore, democratica e antifascista.

Carlo Smuraglia, Presidente ANPI

Dall’estero, dove mi trovo, ho appreso la dolorosissima notizia che mi colpisce particolarmente per il lungo sodalizio nella politica attiva e per la personale, lunga amicizia. Con la Segreteria Nazionale dell’ANPI ho manifestato il nostro cordoglio riservandomi di ricordare degnamente Gianfranco nella prima seduta del Comitato Nazionale dell’Associazione. Alla famiglia e a tutti i compagni di Milano, esprimo le mie sentite e affettuose condoglianze e la più sincera partecipazione al comune dolore.

Renzo Gattegna, Presidente Unione delle Comunità ebraiche italiane

La Memoria prima di tutto. La missione di una vita, un impegno portato avanti con passione e costanza, anche nel ricordo delle sofferenze che lui stesso aveva subito nei campi di Mauthausen e Gusen dopo un primo imprigionamento a Fossoli. Oggi ci lascia un grande combattente e un grande protagonista della storia democratica italiana.

I forti valori testimoniati da lui personalmente e dall’associazione che ha guidato per così tanti anni ci accomunano da sempre. Gli ebrei italiani sono vicini ai suoi cari, a chi gli ha voluto bene e a tutti gli amici dell’Aned.

 

Valerio Onida Presidente Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione inItalia

Gianfranco Maris era legato a doppio filo alla storia e all’esperienza degli Istituti storici della Resistenza. Avvocato, Senatore della Repubblica, è stato Presidente dell’Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED) e della Fondazione Memoria della Deportazione, ente associato all’INSMLI, la cui sede in via Dogana a Milano ha ospitato negli ultimi anni anche le principali riunioni degli organi dell’INSMLI, del quale il senatore Maris è stato direttore generale dal 2002 al 2013.

Il suo tenace attaccamento e la sua instancabile passione per tutto ciò che riguardava la memoria degli anni della deportazione e della resistenza – dalla cura del  memoriale  di Auschwitz alle molteplici attività di ricerca storica, didattiche e divulgative organizzate dall’INSMLI  e dalla Fondazione – erano proverbiali.

Il progetto della Casa della Memoria, che oggi ospita fra l’altro sia l’INSMLI che l’ANED, lo ha visto attivo promotore fin dall’avvio. Il suo ricordo, assieme a quello degli altri protagonisti della storia della resistenza e della liberazione, fra cui il suo amico e compagno di battaglie politiche Raimondo Ricci, a sua volta da poco scomparso, fanno parte del patrimonio ideale e pratico della Casa che il Comune di Milano ha voluto dedicare alla Memoria, ed entreranno in quello dell’allestimento museale destinato a prendere presto vita nell’ambito della stessa Casa.

 

Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana

La Regione Toscana partecipa con dolore al lutto per la scomparsa di Gianfranco Maris, una delle personalità più significative del Novecento italiano.

La scelta della Resistenza, la deportazione nei lager, la vita da protagonista della nostra Repubblica, l’impegno, fino all’ultimo giorno, a far vivere i principi delle libertà e dei diritti umani fanno di lui un esempio limpido di coraggio e coerenza.

 

Giulia Deidda, Sindaco di Santa Croce sull’Arno

il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Santa Croce sull’Arno, venuti a conoscenza della morte di Gianfranco Maris, partecipano commossi al dolore della sua famiglia, dell’ANED e di quanti lo hanno conosciuto nel suo infaticabile impegno per mantenere viva la memoria di cosa sono stati i campi di deportazione nazisti e la fedeltà ai valori che quel famigerato regime avrebbe voluto cancellare per sempre.

“La Memoria prima di tutto. La missione di una vita, un impegno portato avanti con passione e costanza, anche nel ricordo delle sofferenze che lui stesso aveva subito nei campi di Mauthausen e Gusen dopo un primo imprigionamento a Fossoli. Oggi ci lascia un grande combattente e un grande protagonista della storia democratica italiana”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nel commentare la notizia della scomparsa di Gianfranco Maris, 94 anni, ex partigiano e storico presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti.
“I forti valori testimoniati da lui personalmente e dall’associazione che ha guidato per così tanti anni ci accomunano da sempre. Gli ebrei italiani sono vicini ai suoi cari, a chi gli ha voluto bene e a tutti gli amici dell’Aned”, aggiunge Gattegna.
Nato a Milano nel 1921, Maris aveva combattuto per la Resistenza in Val Brembana. Arrestato alla stazione di Lecco per una delazione, trascorre tre mesi nel campo di concentramento di Fossoli. Da lì è deportato, prima a Mauthausen e poi a Gusen (dove è liberato nel maggio del ’45 dai soldati americani).
Tornato a Milano, riprende gli studi e si laurea in Legge. Eserciterà a lungo la professione e sarà poi chiamato a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura oltre che all’incarico di senatore nelle fila del Partito Comunista.
Maris ha inoltre fatto parte del comitato incaricato di predisporre il Memoriale italiano di Auschwitz. – See more at: http://moked.it/blog/2015/08/14/gianfranco-maris-1921-2015/#sthash.DCcjuYj7.dpuf
“La Memoria prima di tutto. La missione di una vita, un impegno portato avanti con passione e costanza, anche nel ricordo delle sofferenze che lui stesso aveva subito nei campi di Mauthausen e Gusen dopo un primo imprigionamento a Fossoli. Oggi ci lascia un grande combattente e un grande protagonista della storia democratica italiana”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nel commentare la notizia della scomparsa di Gianfranco Maris, 94 anni, ex partigiano e storico presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti.
“I forti valori testimoniati da lui personalmente e dall’associazione che ha guidato per così tanti anni ci accomunano da sempre. Gli ebrei italiani sono vicini ai suoi cari, a chi gli ha voluto bene e a tutti gli amici dell’Aned”, aggiunge Gattegna.
Nato a Milano nel 1921, Maris aveva combattuto per la Resistenza in Val Brembana. Arrestato alla stazione di Lecco per una delazione, trascorre tre mesi nel campo di concentramento di Fossoli. Da lì è deportato, prima a Mauthausen e poi a Gusen (dove è liberato nel maggio del ’45 dai soldati americani).
Tornato a Milano, riprende gli studi e si laurea in Legge. Eserciterà a lungo la professione e sarà poi chiamato a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura oltre che all’incarico di senatore nelle fila del Partito Comunista.
Maris ha inoltre fatto parte del comitato incaricato di predisporre il Memoriale italiano di Auschwitz. – See more at: http://moked.it/blog/2015/08/14/gianfranco-maris-1921-2015/#sthash.DCcjuYj7.dpuf