Solenne inaugurazione, giovedì 17 febbraio, del Museo della Deportazione voluto da Calogero Sparacino, superstite di Dora, nella sua casa di Ribera (AG), in viale Crispi 35/37. La cerimonia è stata organizzata nel quadro delle manifestazioni previste per il “Giorno della Memoria” nella provincia siciliana.
Calogero Sparacino ha scritto un Diario di prigionia (file PDF, 300 Kb) sulla sua esperienza nel Lager, che in questi anni è stato letto da decine di migliaia di persone sul nostro sito, e che è giunto già alla seconda edizione. In questi anni non ha cessato di scrivere e di testimoniare la sua drammatica esperienza e quella dei suoi compagni. Da divversi anni inseguiva il sogno di aprire un Museo della Deportazione nella sua città. A questo scopo ha riattato un immobile di sua proprietà, nel quale ha collocato un grande plastico da lui stesso costruito in lunghi anni di lavoro, riproducente il campo di Dora. Una mostra fornita dall’ANED aiuta i visitatori del Museo a collocare il campo di Sparacino e dei suoi compagni all’interno del sistema concentrazionario nazista. Il Museo e’ già stato visitato da moltissime scolaresche, ed è stato oggetto di numerosi servizi sulla stampa siciliana.
Alla inaugurazione del Museo ha fatto seguito un incontro presso la palestra “A. Tornambè” di Ribera, con la partecipazione dello stesso Sparacino, del sindaco Giuseppe Cortese, di rappresentati della Provincia di Agrigento e del dirigente scolastico dell’Istituto “Crispi” di Ribera Giovanni Puma.
La relazione ufficiale è stata svolta da Maria Antonietta Ancona, presidente dell’Istituto siciliano di studi ebraici. Hanno prtato la loro testimonianza Gino Nicosia, partigiano e l’ex sindacao Santo Tortorici. E’ seguita infine la lettura di alcune lettere dal carcere di Gioacchino Matinella, partigiano riberese condannato a morte.
Al caro Sparacino le congratulazioni e le felicitazioni di tutta l’ANED.