Si è rinnovato a Milano nella mattinata del 31 ottobre 2013, presso il Cimitero Monumentale, il tradizionale appuntamento in ricordo dei deportati che non sono tornati dai Lager nazisti.
E’ una cerimonia che l’Aned milanese organizza fin dall’immediato dopoguerra due volte all’anno: una nei giorni delle onoranze dei defunti; l’altra in primavera, nei giorni prossimi al 5 maggio, nell’anniversario della liberazione dell’ultimo campo nazista, quello di Mauthausen.
Al piedi del Monumento al Deportato, realizzato nel 1945 dallo studio BBPR, introdotti dal vicepresidente nazionale dell’ANED Dario Venegoni hanno preso la parola:

  • Roberto Cassago, assessore alla Provincia di Milano,
  • Franco D’Alfonso, assessore al Comune di Milano,
  • Mino Chamla, in rappresentanza della Comunità ebraica,
  • Giuliano Banfi, in rappresentanza della sezione milanese dell’ANED.

Era presente anche Fabrizio Sala, sottosegretario regionale, in rappresntanza della Regione Lombardia

Successivamente, presso il Monumento alle vittime della Shoah nel Cimitero Ebraico, la figlia Floriana ha letto un messaggio inviato da Gianfranco Maris, presidente nazionale dell’ANED, che da oltre 60 anni prende la parola a nome dell’Associazione in questo luogo.

Le immagini della giornata nell’album delle foto dell’ANED di Milano, curato da Leonardo Visco Gilardi.

Sabato 2 novembre, infine, l’ANED di Milano ha partecipato alla cerimonia annuale con cui il Comune di Milano onora nel Famedio i suoi concittadini illustri. Quest’anno, fra gli altri, è stato iscritto Claudio Sommaruga, ex internato militare ed ex deportato, che seppe opporsi con fermezza e coraggio alle lusinghe dei nazifascisti, e affrontò un lungo calvario di sofferenze e privazioni nei lager nazisti, tentando più volte la fuga e fomentando rivolte. Fu uno dei più importanti testimoni della tragedia degli IMI, dedicandosi anche allo studio, alla ricerca e alla documentazione di un tragico periodo della nostra storia.

Le immagini della cerimonia nell’album delle foto dell’ANED di Milano, curato da Leonardo Visco Gilardi.