Della questione del Memoriale italiano ad Auschwitz si occuperanno nei prossimi giorni gli organismi dirigenti dell’ANED, convocati dal presidente Gianfranco Maris con una lettera in cui si denuncia “l’esproprio del tutto illegittimo” disposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.
La legge del 28 febbraio n. 31, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29 febbraio 2008, con l’art. n. 50 comma 7 bis dispone un vero e proprio esproprio dell’opera d’arte allestita in Auschwitz dall’ANED (Architettura Lodovico Barbicano di Belgiojoso, pittura Pupino Samonà, sceneggiatura dell’affresco Primo Levi).
Tale esproprio, del tutto illegittimo, obbiettivamente tende ad eliminare dalla memoria del campo la deportazione politica, arrogandosi la Presidenza del Consiglio dei Ministri di procedere alle operazioni necessarie per un “restauro del blocco 21, con una spesa di 900.000 euro per l’anno 2008”.
Questo tema sarà trattato nei prossimi giorni dall’Ufficio di Presidenza dell’ANED e sarà oggetto della discussione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, che dovrà adottare tutti i provvedimenti necessari non tanto e non solo per la difesa dei “diritti” esclusivi dell’ANED sul Memoriale, ma soprattutto per la difesa dei valori della Resistenza italiana, che coincidono con i valori dimenticati della lotta dei deportati politici e del loro sacrificio nei campi di sterminio nazisti.