E’ scomparso a Vienna nella notte tra l’8 e il 9 dicembre 2011, all’età di 97 anni, Hans Marsalek, ex deportato a Mauthausen, esponente di spicco della resistenza antinazista austriaca, fondatore del comitato internazionale dei deportati nel campo, autore del primo, sistematico studio sugli orrori nazisti nel Lager. Il suo libro sulla storia di Mauthausen, pubblicato nel 1974, è ancora oggi un’opera di riferimento per tutti gli studi sul campo.

Hans Marsalek era nato a Vienna il 19 luglio 1914. Sua madre faceva la domestica, e suo padre il muratore. Frequentò la scuola ceca a Vienna e fu poi apprendista tipografo di un giornale ceco. Divenne politicamente attivo in tenera età con la Arbeiterjugend Sozialistische (la Gioventù operaia socialista) e dal 1936 al 1938 nella Rote Hilfe (Soccorso Rosso), che offriva sostegno alle famiglie dei perseguitati politici. Marsalek stesso fu arrestato durante una manifestazione politica e brutalmente interrogato.
Dopo l’annessione dell’Austria al Reich tedesco nel 1938 fu arruolato nella Wehrmacht, ma dopo poco fuggì a Praga, dove fu arrestato dalla Gestapo nel 1941 per attività politiche illegali nella resistenza comunista. Dopo gli interrogatori nella prigione di Pankrac fu trasferito nel carcere di Rossauerlände e trascorse quasi tre mesi nel seminterrato della sede della Gestapo a Morzinplatz a Vienna.
Il 28 settembre 1942 fu deportato in campo di concentramento di Mauthausen, dove ha ricevuto il numero di matricola 13129. Assegnato al terribile commando della cava, in seguito a un commando di boscaioli, dal 1943 riuscì a inserirsi negli uffici del campo, da dove fu in grado di aiutare i suoi compagni e di lavorare attivamente alla resistenza clandestina.
Nei giorni della liberazione, nel maggio 1945, fu una delle figure di primo piano nel Comitato internazionale dei prigionieri, organizzando insieme ai militari alleati le prime cure per i detenuti liberati e successivamente il loro rimpatrio. Poco dopo la liberazione è comparso come testimone di rilievo nei processi ai criminali nazisti che avevano operato nel Lager.
Marsalek tornò a Vienna il 28 maggio 1945 e si occupò della riorganizzazione e dell’epurazione delle forze di polizia. Nel 1963 è stato incaricato dal ministero federale degli Interni di costituire un museo a Mauthausen. Nacque così il museo del campo, di cui fino all’ultimo giorno della sua lunga vita fu tra gli ispiratori.
Fu particolarmente attivo nelle organizzazioni dei sopravvissuti. Fu tra i fondatori del Comité International de Mauthausen, le cui origini risalgono all’organizzazione clandestina di resistenza attiva a Mauthausen dal 1944 in poi.
Il 24 novembre 2009 Hans Marsalek ha ricevuto la laurea honoris causa in economia e scienze sociali dell’Università Johannes Kepler di Linz, in riconoscimento dei suoi eccezionali servizi al Memoriale di Mauthausen, nella costruzione dell’archivio e per la ricerca e la pubblicazione della storia di Mauthausen e Gusen, oltre che per la sua resistenza al regime nazista.

L’ANED, che ha avuto in Marsalek un compagno e un interlocutore insostituibile lungo l’arco di molti decenni, inchina la propria bandiera di fronte all’eroe della resistenza antinazista e all’instancabile organizzatore di progetti di memoria per fare conoscere al mondo l’orrore di Mauthausen e per rendere imperituro omaggio alle innumerevoli vittime del campo.