Il presidente nazionale dell’ANED Gianfranco Maris ha inviato il 12 marzo 2008 questa raccomandata alla Presidenza del Consiglio dei ministri in relazione al decreto, in via di perfezionamento, che mirerebbe a un “restauro” del Memorial italiano ad Auschwitz, con uno stanziamento, già approvato dal Parlamento nell’ambito del cosiddetto decreto “milleproroghe”, di ben 900.000 euro per il solo 2008.
Milano, 12 marzo 2008
Spettabile
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Segretariato Generale
Via Della Mercede n. 96
00187 Roma
Raccomandata A.R.
Anticipata via fax 06/67…..
Commissione per la ristrutturazione del mausoleo italiano di Auschwitz
Designazione rappresentanti
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2008 in corso di perfezionamento
Egregio Segretario Generale,
del tutto casualmente sono venuto a conoscenza che il Senato della Repubblica, in seconda lettura, ha congedato la legge 28 febbraio 2008, n. 31, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 29 febbraio 2008, supplemento ordinario n. 47, avente per oggetto:
“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto – legge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria” .
Con estremo stupore ho letto che la Camera dei Deputati prima ed il Senato della Repubblica poi hanno inserito nel decreto – legge 31 dicembre 2007 n. 248, in fine all’art. 50, il seguente comma:
“7- bis. La presidenza del Consiglio dei Ministri procede alle operazioni necessarie per il restauro del blocco n. 21 del campo di prigionia di Auschwitz, a tal fine è autorizzata la spesa di 900.000 €uro per l’anno 2008. Al relativo onere di provvedere mediante corrispondente riduzione della dotazione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all’articolo 10, comma 5, del decreto – legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio”
Il mio estremo stupore derivava dal fatto che nel blocco n. 21 del campo di Auschwitz, per concessione esclusiva da parte delle autorità della Repubblica di Polonia proprietaria del campo, alla fine degli anni 70, l’ANED Associazione Nazionale Deportati Politici nei Campi Nazisti, Ente Morale D.P.R. 5-11-1968 n. 1377, ha allestito un memoriale, dedicato a tutti i deportati politici e razziali italiani assassinati nei campi di annientamento nazisti, per cui tale memoriale è di esclusiva proprietà dell’ANED e non può essere da nessuno toccato senza il consenso dell’ANED stessa.
Si tratta di una opera d’arte costruita, per conto dell’ANED, dall’architetto Lodovico Barbiano di Belgioioso, con una spirale in tela lunga quanto il percorso di due stube del blocco affrescata dal pittore Samonà, con contenuti dell’affresco pensati da Primo Levi, alla quale il compositore Luigi Nono dedicò una sua sinfonia.
L’opera fu inaugurata il 13 aprile 1980 con la presenza di una delegazione della Presidenza della Repubblica italiana, del Ministro dell’Agricoltura italiano Marcora, delegato per l’occasione dal Presidente della Repubblica italiana, del Ministro polacco Janusz Wieczorek presidente del Consiglio per la protezione dei monumenti alla lotta e al martirio della Repubblica popolare della Polonia.
L’ANED, Associazione Nazionale Deportati Politici nei Campi Nazisti, Ente Morale D.P.R. 5-11-1968 n. 1377, è l’unica Associazione Europea di deportati politici e razziali ed è l’unica Associazione unitaria italiana, nel senso che nacque nell’ottobre 1945 con l’adesione e la presenza di tutti i combattenti della Resistenza e di tutti i partiti facenti parte del Comitato di Liberazione Nazionale alta Italia. Una Associazione che si è mantenuta unitaria anche dopo le vicende che nel nostro Paese hanno determinato la nascita di rappresentanti differenti nei sindacati e nelle Associazioni partigiane, tanto che la Presidenza dell’ANED ha sempre avuto ed ha tuttavia rappresentanti contemporaneamente della democrazia cristiana o comunque dei cattolici, del partito socialista e del partito comunista.
L’ANED ha allestito in Italia migliaia e migliaia di mostre sulla deportazione in tutti questi 62 anni dopo la liberazione del Paese e la fine della guerra, ha creato monumenti in molte parti d’Italia e ha costruito memoriali di altissimo valore anche artistico non solo in Auschwitz ma anche in Mauthausen, uno dei quali, opera dell’architetto Lodovico Belgioioso, iniziativa e proprietà dell’ANED intorno al forno crematorio di Gusen.
Nei giorni scorsi, a seguito di una brevissima notizia pubblicata sul Corriere della Sera (pagina 13 del 27 febbraio 2008), seppi che il Senato della Repubblica aveva convertito in legge con modificazioni il decreto–legge 31 dicembre 2007 n. 248, ed ebbi modo poi di rilevare che il decreto-legge di proroga aveva conosciuto alla Camera due letture, ricevendo, nel corso della prima lettura, un emendamento in data 17 gennaio 2008, in virtù del quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto procedere alle operazioni necessarie per il restauro del blocco n. 11 del campo di prigionia di Auschwitz (“blocco della morte”, in quanto l’Italia fa parte della International Task Force For Cooperation on Holocaust Education, comportante la tutela di siti storicamente rilevanti) e ricevendo, invece, nel corso della seconda lettura, in data 19 febbraio 2008, un emendamento dell’emendamento precedente in virtù del quale la Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto procedere alle operazioni necessarie per il restauro del blocco n. 21 anziché del blocco 11.
In altre parole, non si sa né da chi né perché, il blocco beneficiato dell’interesse del Consiglio dei Ministri, in un primo tempo determinato esplicitamente nel blocco n. 11, era passato al blocco n. 21.
Tutto ciò senza che l’unico interlocutore avente diritto ad una preventiva consultazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri ne sapesse nulla, perché l’ANED, Associazione Nazionale Deportati Politici nei Campi Nazisti, Ente Morale D.P.R. 5-11-1968 n. 1377 è mai stata informata da nessuno di alcunché.
Questa situazione mi costringe oggi, anzi mi richiama al preciso mio dovere, oggi, perchè le cose non si complichino ulteriormente, a scrivere al Consiglio dei Ministri questa mia lettera, perché sia fermato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 marzo 2008 in corso di perfezionamento, in quanto non può essere costituito nessuno strumento esecutivo, e non possono essere assegnate funzioni di alcun tipo a chicchessia, perché il memoriale del blocco 21 di Auschwitz appartiene in maniera esclusiva e tassativa all’ANED e a nessun altro.
Mi duole molto questo intervento, le cui eventuali anomalie non appartengono alla mia iniziativa, non essendo io sicuramente digiuno delle leggi e delle procedure istituzionali e parlamentari, poiché sono stato Senatore della Repubblica dal 1963 al 1972 e sono stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1972 al 1979, solo per indicare gli incarichi che mi sono stati conferiti a livello delle massime istituzioni.
Prego Lei, signor Segretario Generale, di voler rendere noto il contenuto di questa mia raccomandata al Ministro competente e al Presidente del Consiglio dei Ministri e a ogni altra persona cui sia giusto fornire informazione adeguata su questi fatti.
Per quanto mi concerne e per quanto concerne l’ANED sono a disposizione per quanto possa occorrere per ripristinare una situazione che elimini per tutti e per ciascuno qualsiasi imbarazzo.
La ringrazio e Le porgo i migliori saluti.
Il Presidente Nazionale dell’ANED
Sen. Avv. Gianfranco Maris