Il 19 agosto a Lorenzago di Cadore (Belluno), nell’ambito della maniferstazione “Lorenzago Aperta 2012” verrà proposto lo spettacolo “Vittorio Lora racconta Terenzio Baldovin”. Appuntamento alle ore 21 presso l’Oratorio.
Le manifestazioni “Lorenzago Aperta” si svolgono da qualche anno si svolgono nel paese con la partecipazione di artisti di diverse discipline.
Vittorio Lora ha raccolto la storia di questo giovane eroe cadorino ucciso nei Lager nazisti a 18 anni.
Da diversi anni l’ANED sostiene la figlia di Terenzio, Lorenzina Baldovin, nella sua richiesta al sindaco di Lozzo di Cadore di dedicare una via del paese a questo sfortunato ragazzo che si consegnò ai tedeschi per salvare il paese dalla rappresaglia nazista, e che pagò con la vita, ancora giovanissimo, questo suo generoso gesto.
Nei giorni scorsi al sindaco di Lozzo è giunta da Bethesda, Mariland, non lontano da Waschington DC, una lettera con la quale Max Mantelmacher, un ebreo polacco scampato tra il 1939 e il 1945 a ben 13 lager nazisti (tra i quali Auschwitz, Orianenburg, Flossenbuerg, Obertraubling e Dachau) caldeggia la proposta di Lorenzina Baldovin. Ricostruendo il proprio percorso tra i Lager nazisti, Mantelmacher ha scoperto di avere compiuto certamente con il giovane italiano e altri 700 deportati il percorso da Flossenburg a Obertraugling, nel febbraio1945. “Tra tutti i campi che ho visto, posso testimoniare, scrive Max Mantelmacher, che quello di Obertraubling era il più duro”. E proprio in quel campo, il giovane Terenzio ha trovato la morte. “Morì da eroe, scrive l’anziano ebreo polacco dagli Stati Uniti. Che precisa: “Nessun italiano giunto con me da Flossenbuerg in quel terribile Lager ebbe la ventura di sopravvivere”.
La vicenda di Terenzio, raccontata dalla figlia Lorenzina, è pubblicata nel volume dell’ANED di Milano “Nuovi testimoni dei Lager“, consultabile online.