Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato senatrice a vita Liliana Segre, superstite di Auschwitz-Birkenau, testimone instancabile della Shoah, “per avere dato lustro alla Patria con altissimi meriti nel campo sociale”.
Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni. Il Presidente della Repubblica ha informato telefonicamente la neo senatrice a vita della nomina.
La notizia è stata accolta con enorme soddisfazione dell’ANED, che ha da sempre la neo senatrice tra i propri iscritti a Milano. “A Liliana – ha commentato il presidente Dario Venegoni – va l’abbraccio commosso dell’associazione: siamo orgogliosi di essere sempre al suo fianco nel cammino sulla strada della difesa dei valori dell’antifascismo e della memoria di tutte le vittime dei Lager. Scelta migliore il Presidente Mattarella non avrebbe potuto compiere, nell’imminenza del Giorno della Memoria. Il riconoscimento a Liliana – ha concluso Venegoni – onora quanti si impegnano e non si voltano dall’altra parte di fronte al razzismo, alla violenza, all’intolleranza e alle discriminazioni”
Solo pochi giorni fa Liliana Segre, parlando nella sede del Consiglio comunale di Milano nella sua qualità di presidente del Comitato meneghino per le Pietre d’inciampo, aveva affermato che “finché ci sarò io difenderò sempre la scelta di dedicare tante Pietre d’inciampo ai deportati politici quante quelle che porremo per le vittime della Shoah. Coloro che pur potendo nascondersi e stare a guardare hanno scelto la via difficile dell’impegno, dell’iniziativa contro i fascisti e contro i nazisti, pagando questa scelta con la deportazione sono da considerare veri eroi”.
“A nome di tutte le comunità ebraiche in Italia, ha detto la presidente Ucei Noemi Di Segni, esprimo la nostra commozione per la decisione del Presidente Mattarella” che “risponde esattamente alla profonda esigenza di assicurare che l’istituzione chiamata a legiferare abbia a Memoria quanto avvenuto nel passato e sappia in ogni atto associare al formalismo della legge anche l’intrinseca giustizia e rispondenza ai fondamentali principi etici, in un contesto sempre più preoccupante nel quale l’oblio rischia di divenire legge oltre che fenomeno sociale”.
“La vita di Liliana Segre è testimonianza di libertà. Da senatrice ci indicherà il valore della memoria. Una decisione preziosa a 80 anni dalle leggi razziali”. Così il premier Paolo Gentiloni su twitter dopo la nomina a senatrice a vita.