Alla vigilia del Giorno della Memoria 2017 il Consiglio Comunale di Milano ha dedicato la prima parte della seduta alla celebrazione del 27 gennaio, ospitando Venanzio Gibillini, testimone dei campi di Bolzano, di Flossenbuerg e di Dachau. A Venanzio, testimone instancabile del dramma della deportazione, protagonista di innumerevoli incontri nelle scuole, il Comune di Milano ha assegnato la massima onorificenza cittadina, l’Ambrogino d’Oro.
La seduta è stata trasmessa in rete in diretta.
Prendendo la parola per ringraziare, Venanzio Gibillini, col fazzoletto dell’ANED al collo, ha dedicato l’onorificenza ricevuta dalla sua città “a tutti i ragazzi che non sono tornati”.
“La decisione di conferire l’Ambrogino d’Oro a Venanzio Gibillini – ha commentaro il presidente dell’ANED, Dario Venegoni – premia un uomo buono, un testimone coerente e coraggioso, una persona generosa che da qualche decennio dedica tutto se stesso agli altri, e soprattutto ai giovani, perché non debba mai capitare a loro quanto è capitato, oltre 70 anni fa, a lui. Nei suoi racconti c’è la verità dei Lager nazisti, così com’erano e come lui li ha visti. E c’è soprattutto un messaggio di pace, in difesa della libertà e della democrazia, i valori per i quali tanti combatterono – e purtroppo spesso morirono – allora.”