L’ex criminale di guerra nazista John Demjanjuk è morto nella casa di riposo dove abitava da tempo, a Rosenheim, in Baviera. Ne ha dato notizia l’emittente radio Bayerischen Rundfunk.
Demjanjuk, che aveva 91 anni, era stato condannato nel 2011 a soli cinque anni di prigione per aver partecipato nel 1943 all’uccisione di 27.900 prigionieri nel campo di sterminio nazista di Sobibor, nella Polonia occupata. L’uomo era stato rilasciato in attesa del processo d’appello.
Di origini ucraine, Demjanjuk era emigrato negli Usa nel 1952 dove aveva cambiato il nome in John. Nel 1986 era stato portato in Israele come imputato in un processo durante il quale venne riconosciuto come «Ivan il terribile», temutissima guardia nei campi di Treblinka e Sobibor. Venne condannato a morte, ma nel 1993 la sentenza fu annullata a causa dei dubbi sulla sua reale identità.
Demjaniuk se ne tornò in Ohio ma nel 2009 venne estradato in Germania per un nuovo processo e nel maggio 2011 condannato. Fu quindi rimesso in libertà, in considerazione dell’età avanzata.
Demjanjuk ha sempre negato di aver fatto il custode a Sobibor, sostenendo di essere stato detenuto lui stesso nel campo per gran parte della guerra.Una versione che non ha reto di fronte alle testimonianze dei pochi scampati.